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Era il motto degli architetti della Bauhaus: less is more. La semplicità trionfa cancellando il superfluo. E cos'è, se non un inno al minimalismo e all'austerita, questa Roma capolista col Napoli dopo la VI giornata, con l'inezia di 7 gol segnati che fruttano addirittura 15 punti e addirittura primissima nei punti conquistati (64 contro i 56 del Napoli) in un 2025 con 14 vittorie di misura su 20? Gasperini digrigna i denti mentre annota che nessuno dà credito ai suoi nella lotta per il vertice, e in effetti è proprio così: si continua a pensare che alla fine Napoli, Inter, Milan e persino Juve (non esageriamo) siano più forti dei giallorossi (ieri purtroppo biancoverdi), ma intanto i numeri dell'anno solare svelano una realtà interessante, scrive Andrea Sorrentino su Il Messaggero. Cioe che la Roma è la più brava di tutti, e pazienza se magari non è la più forte. Con Gasperini ha conservato quel modo tetragono di stare in campo che apparteneva alla breve era Ranieri. Il nuovo allenatore si è adattato al contesto per cause di forza maggiore, mancandogli attaccanti capaci di strappare: ha tutti solfeggiatori o al massimo tangueros, adatti a un calcio sincopato, non a quello rapsodico da lui amato. Così Gasp punta sul blocco difensivo che finora è il migliore del torneo con sole 2 reti subite: Mancini e Celik per concedere un gol devono scontrarsi tra loro come accaduto ieri, e anzi il turco, crescente come la mezzaluna della sua bandiera, ormai assurge a simbolo di questa Roma scabra e serissima.
L'altro è ovviamente Soulé, che ha iniziato a dybaleggiare appena il vero Dybala si è eclissato, ormai molti mesi fa, e tutti ne hanno beneficiato: in 4 delle 5 vittorie di questo campionato c'è un assist di Soulé o un suo gol, o tutte e due le cose come a Firenze. Avesse anche un centravanti temibile, la Roma potrebbe davvero dare fastidio a tutti (a proposito, è caccia spietata a chi aveva definito Ferguson "il nuovo Van Basten": pare sia stato un allenatore irlandese di nome Alan Matthews, e qualche gonzo gli è andato dietro). Ora si attende con golosità il grande Roma-Inter alla ripresa, coi nerazzurri che in questo scorcio sono stati i più brillanti di tutti.
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