Mettetela come vi pare, ma da quando Edin Dzeko gli ha passato la sveglia negli spogliatoi di Ferrara, sabato 16 marzo, Stephan El Shaarawy sembra un altro, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero. Anzi, è un altro.
rassegna stampa
Il lampo del Faraone e il buio diagonale
El Shaarawy è il miglior cannoniere della Roma, ma la dormita in difesa ha impedito a Ranieri di tornare nella Capitale con il bottino pieno
Più determinato, meno lezioso, più cattivo. E il gol realizzato in casa dell’Inter, dopo quell’assist da fantascienza dell’altra settimana confezionato contro l’Udinese proprio per l’amico bosniaco, lo sta a confermare. Una rete bellissima, frutto di un destro avvolgente, seducente, letale dopo una doppia finta da urlo.
Decimo centro in campionato, miglior cannoniere della Roma. E pensare che nell’immediata vigilia della partita di San Siro il Faraone era entrato nella lista degli uomini in dubbio per via di un problemino muscolare (strano...): nulla di grave, però, a giudicare dalla sua convincente prestazione milanese.
Una squadra, finalmente, la Roma. Una squadra che, nonostante tutto, continua a prendere sempre gli stessi gol. Tipo, quello sul secondo palo di testa su cross proveniente dalla corsia opposta. Peccato, perché quell’errore, il solito buio in fase di diagonale difensiva, ha impedito a Ranieri di tornare nella Capitale con il bottino pieno.
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