Luciano Spalletti vuole che la squadra non perda la rotta. Il Napoli ha vinto e stasera contro il Bologna il dovere di vincere diventa ancor più doveroso. Non c’è mercato che tenga, non c'è viaggio di Sabatini a Londra o la supposta cessioni di Pjanic. E Luciano lo dice in conferenza stampa: "Per me è importante blindare me stesso sulle gare che restano da giocare. Devo parlare di questo e basta. Sabatini ha un altro ruolo, che svolge in modo egregio. Mi facilitate la vita a parlare di mercato, son cose che restano fuori dallo spogliatoio".
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Il diktat di Lucio: “Vincere e basta”
Spalletti fissa l'obiettivo: vincere con il Bologna. Senza pensare al mercato, senza pensare ai contentini.
Spalletti fissa l’obiettivo, chiamando tutti all’attenzione: stasera bisogna vincere. Con o senza Dzeko, che stasera dovrebbe partire titolare, anche se a Spalletti si chiede semmai il bosniaco si senta un comprimario: "Non lo so. Si allena in modo splendido e non potrebbe fare altrimenti, perché sono risultati della squadra che deve avere come obiettivo. Ci sarà anche qualcuno a cui sto un po' sulle scatole, è normale. Poi c'è quello che lo dice e quello che non lo dice, ma bisogna pedalare forte. L'altro giorno è passato Maicon, gli ho chiesto se qualcosa non andasse e lui ha risposto che ce l'aveva con me perché non lo facevo giocare, ma che avrebbe comunque dato il massimo. È bello quando uno ti dice il suo stato d'animo con sincerità"
Messaggio chiaro: Maicon parla in faccia, qualcun altro no. Il messaggio sarà arrivato a destinazione. In tutto questo discorso, sul finale di conferenza, si infila la questione Totti: "Io tento di tirare tutti dentro e di fare il bene della Roma. Francesco lo tratto come un calciatore vero, sono uno dei pochi che lo fa. Lo scelgo se lui ha più possibilità di un altro. Mi sembra che qualcuno qui sia con lui a prescindere, e non è corretto nei suoi confronti e in quelli degli altri. Calciatore, primo riferimento dello staff, vicepresidente, in un modo o nell'altro Francesco ci guiderà lo stesso. Totti può fare quel che vuole".
(A. Angeloni)
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