Per vincere la partita è stata determinante la fase difensiva, proprio come aveva detto Di Francesco alla vigilia di Roma-Napoli. La differenza tra le due squadre, una con mesi e mesi di vita e l'altra con appena 100 giorni di lavoro alle spalle, si è vista praticamente dal fischio d'avvio di Rocchi, come scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero.
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Il decisivo peso di un assist al contrario
Sul gol del Napoli Insigne è agevolato da un casuale tocco all'indietro di De Rossi
Napoli padrone del campo, Roma quasi impaurita, timida, piccola piccola di fronte a tanta superiorità sul piano del gioco. E forse anche un pizzico demoralizzata di fronte alla spavalderia dell'avversario. Se poi ci si mette anche un (grosso) filo di sfortuna, leggi il casuale tocco all'indietro di De Rossi per la rete di Insigne, ad aiutare chi conosce a memoria come si arriva nell'area avversaria, la situazione diventa ancora più che complicata.
La Roma ha faticato tremendamente a difendere, ma come conseguenza logica ha fatto ancora più fatica ad attaccare, con l'isolato Dzeko docile preda dei due centrali azzurri.
Non v'è dubbio che la squadra giallorosa, quando è apparsa meno impaurita, ci abbia provato: nella ripresa ha avuto una fiammata, ha colpito un palo, ha spizzato una traversa ma il gol del pareggio non è arrivato.
E così la partita l'ha vinta il Napoli che ha difeso meglio la propria porta ma che ha bucato Alisson solo con la determinante collaborazione di un avversario.
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