C'è un motivo per cui la Roma tiene il punto su Nicolò Zaniolo da ormai sei mesi ed è il bilancio, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. Il debito di 219 milioni e il faro puntato della Uefa sui conti del club, impongono à Tiago Pinto di portare a Dan Friedkin una cessione esemplare. Il dirigente ha scarsi margini di trattativa, sia sul prezzo del cartellino sia sulla formula, perché quel denaro servirà a ripianare parte dei conti in rosso e dare ossigeno a una societa che altrimenti sarebbe bloccata sul mercato. E siccome tutto ciò che la Roma incasserà sulla vendita di Zaniolo sarà una plusvalenza (il 15% andrà all'Inter), Pinto per adesso non arretra di un centime tro rispetto alle condizioni che aveva fissato: cessione a titolo definitivo ad almeno 30 milioni. Da Trigoria, però, fanno sapere che nessuna offerta di questo tipo è arrivata sul tavolo del manager, né dal Milan né dal Tottenham che sta puntando su Arnaut Danjuma all'Everton che si trasferirà in prestito con diritto di riscatto. Gli Spurs avevano offerto un prestito con obbligo condizionato alle presenze e alla qualificazione in Champions (sono quinti), ma la proposta è stata rigettata. A questo punto gli unici a restare in lizza sono i rossoneri, fermi a 22 milioni più 3 di bonus, ma con obbligo di riscatto legato alla qualificazione Champions. Condizione che Pinto non accetterà perché punta alla cessione immediata o al prestito che si trasforma in vendita con requisiti molto facili da raggiungere.
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Il caso Zaniolo ago del bilancio
Il debito di 219 milioni e il faro puntato della Uefa sui conti del club, impongono à Tiago Pinto di portare a Dan Friedkin una cessione esemplare
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