"Champion is back", il campione è tornato. La foto postata su Instagram da Matic (insieme a Vina, Ibanez, Abraham, Zaniolo, Wijnaldum e Mancini), con annessa didascalia, è la sintesi migliore di quello che rappresenta il rientro di Paulo Dybala alla base, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
Il Messaggero
Il campione è tornato
Joya, anzi per una volta gioia, in italiano, senza la j che in spagnolo lo tramuta nel gioiello. Vera. pura, genuina. di quelle che strappa un sorriso anche al silenzioso e ombroso Mourinho degli ultimi tempi che ieri, dopo settimane di mugugni, ai più che lo hanno incrociato a Trigoria è sembrato leggermente rasserenato. Perché i numeri lo confermano: la Roma con lui viaggia con una media di 2,22 punti a gara (20 in 9 gare), senza naufraga a 1.16. Il giorno e la notte.
Per non parlare della capacità offensiva: 12 reti con l'argentino in campo (di cui 5 segnate dallo stesso Paulo che ha poi confezionato anche 2 assist), appena 4 senza. Tre volte di più. Senza contare anche il dato relativo alla costruzione di azioni che portano al tiro: la sua media nei 90° è la settima in Serie A, a quota 4.99 e in larga parte su palla in movimento.
Con il suo ritorno, la presenza di Ola Solbakken e la duttilità di Lorenzo Pellegrini, José Mourinho è pronto a cambiare la sua Roma, ma tutto ruoterà intorno a Dybala sia nel 3-5-2 sia nel 3-4-2-1. Attenzione anche al 4-2-3-1, in cui può fare il trequartista, l’esterno e il falso nueve. Ovviamente non potrà essere subito al massimo e in questi giorni svolgerà un programma personalizzato e alternerà sedute a parte con quelle con la squadra. Nella prima dell'anno l'argentino è sempre ispirato (a segno in ben 6 occasioni) e inoltre il Bologna è la sua vittima preferita.
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