rassegna stampa

Il calcio chiede lo sconto

Il governo ha deciso di applicare effettivamente il dettato normativo e di chiedere quindi un contributo economico al mondo del calcio in tema di sicurezza

Redazione

Oggi alle 11, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, incontrerà al Viminale i vertici dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive, della Federcalcio e delle Leghe professionistiche: fedele alla legge 146 del 17 ottobre del 2014, come scrive Benedetto Saccà su Il Messaggero, il governo ha deciso di applicare effettivamente il dettato normativo e di chiedere quindi un contributo economico al mondo del calcio in tema di sicurezza.

I club dovranno versare allo Stato una quota, compresa tra l’1 e il 3 per cento, degli incassi legati alla vendita dei biglietti e degli abbonamenti per le partite al fine di coprire «i costi delle ore di lavoro straordinario della polizia».

Il volume di soldi sarà piuttosto rilevante e oscillerà tra i 20 e i 25 milioni di euro.

È ovvio che nessuno potrà opporsi al camminare di una legge, ma di sicuro i rappresentanti del nostro pallone si confronteranno con il ministro Alfano nella certezza di poter aprire un dialogo, e di affermare apertamente le proprie ragioni. Ribadiranno, ad esempio, che il sistema calcio sborsa 1 miliardo e 34 milioni l’anno di tasse varie; che i club spendono circa 17 milioni l’anno per l’impiego negli stadi di 200 mila steward complessivi; che in ogni società è stata creata la figura del «Responsabile dei rapporti con la tifoseria».