In un Olimpico purtroppo ancora mezzo vuoto, si gioca uno dei primi match decisivi per la lotta allo scudetto. La Roma, 5 vittorie di fila (Champions inclusa), ospita il Napoli che, 7 successi su 7 in campionato, è da solo, a punteggio pieno, in testa alla classifica. In campo, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero, c’è il meglio della nostra serie A, anche se i giallorossi, con una partita da recuperare, sono 6 punti dietro.
rassegna stampa
Il bivio scudetto
La Roma ospita il Napoli a punteggio pieno: in palio una grossa fetta di futuro. Di Francesco con gli uomini contati contro la macchina da gol di Sarri
Il braccio di ferro tra i due tecnici Di Francesco e Sarri, entrambi capaci di proporre calcio puntando sul collettivo che esalta gli interpreti, rischia insomma di avere più significato delle qualità balistiche dei centravanti diversi, Dzeko e Mertens, già ispirati come nell’ultimo torneo.
L’equilibrio di squadra, come sa bene Di Francesco, inciderà sullo sviluppo della partita e sul risultato. L'obiettivo è confermare subito la solidità dell’assetto difensivo nel test più impegnativo, puntando su organizzazione e concentrazione. Senza, però, perdere l’efficacia in attacco. Reparto che, fiaccato dagli infortuni, non è ancora decollato: pochi gol (14) per le chance create. Nel dna di giallorossi e partenopei comunque il gol è il principale ingrediente.
Di Francesco, per non concedere alibi pericolosi al suo gruppo, non fa alcun riferimento al peso delle assenze. Di sicuro sta messo peggio del collega. Il Napoli è senza Milik, la Roma non ha tra i convocati, oltre al convalescente Emerson, Strootman, Defrel, El Shaarawy e Schick. E Karsdorp, acquistato per essere il terzino destro titolare, stasera sarà per la prima volta in panchina. La differenza non è solo su come si presenteranno le due squadre al fischio d’inizio,ma sulle soluzioni che i due allenatori, abituati a intervenire in corsa, avranno a disposizione durante la sfida.
La Roma non aspetterà la partita in albergo come è accaduto per le ultime gare. Di Francesco, lasciando facoltativo il pernottamento della vigilia al Bernardini, ha cambiato programma: appuntamento, come sempre, in mattinata e prima di pranzo a Trigoria e spostamento poi nel tardo pomeriggio direttamente all’Olimpico. Fermandosi nel centro sportivo, diminuiscono le distrazioni.
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