I tre infortuni nei primi 37 minuti contro il Manchester United hanno rappresentato un record. Mai, infatti, da quando esiste l'Europa League una squadra era stata costretta ad effettuare 3 sostituzioni nel primo tempo. Probabilmente è da primato anche un altro dato: 114 ko (tra muscolari e traumatici, comprensivi delle ricadute) che la gestione Fonseca lascia in dote considerando il biennio trascorso a Trigoria. Parlare quindi di sfortuna l'altra sera all'Old Trafford stona, scrive Stefano Carina su "Il Messaggero". Perché può esser sfortunato Pau Lopez che ricadendo dopo una parata si lussa una spalla. Ma gli infortuni di Veretout (dopo appena tre minuti al flessore destro) e Spinazzola (al flessore sinistro) con la malasorte hanno veramente poco a che fare. Senza contare quello di El Shaarawy che aveva già salutato la compagnia alla vigilia del match, anche lui a seguito di un risentimento per un ko pregresso.
Il Messaggero
Il biennio incerottato di Paulo: 114 infortuni (e non solo per caso)
Da Smalling e Pastore fino a Spinazzola e Veretout, tante ricadute sono figlie di una non adeguata gestione dei recuperi
Era inevitabile che la stagione post-lockdown presentasse un tributo d'infortuni maggiore. La Roma ha allestito una rosa di 24 elementi (esclusi i giovani e il lungodegente Zaniolo) ai quali a gennaio si sono aggiunti El Shaarawy e Reynolds. A conti fatti, non è bastato. Vien da sé chiamare in causa i protocolli medici di recupero, la gestione effettuata dall'allenatore e dal suo staff, i carichi di lavoro eseguiti in queste settimane, le gare ravvicinate, il tentativo di riavere calciatori prima del previsto: una serie di elementi che ormai non sono più dettagli ma il cuore del problema. Detto che la volontà dei Friedkin è quella di mettere mano nello staff medico, affiancando quantomeno un consulente esterno, qualcosa andrà rivisto anche nelle scelte di mercato. La decisione in quest'ultima stagione di puntare su una spina dorsale composta da Smalling (31), Mkhitaryan (32), Pedro (33) e Dzeko (35) attorno alla quale ruotare i giovani in rosa, s'è rivelata un flop. L'usato sicuro con annessa una carta d'identità datata, comporta che all'esperienza facciano da contraltare più rischi a livello di contrattempi. Per informazioni chiedere anche a Pastore. Purtroppo il logorio fisico, ad una certa età, non fa sconti.
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