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rassegna stampa

I gemelli diversi della nuova Roma

Lo strepitoso momento giallorosso figlio delle prodezze di Dzeko e Fazio. Edin da sopportato a mattatore, Federico da riserva a comandante

Redazione

Fazio e Dzeko non solo sono nati tutti e due lo stesso giorno, il 17 marzo, ma stanno vivendo insieme un momento magico nella Roma, più di altri. Perché, tirando le somme dopo 30 partite stagionali, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero, oggi i due sono i simboli della Roma di Spalletti che, equilibrata nelle ultime settimane (nessun gol preso nelle 4 gare del 2017) e sfacciata nelle giornate migliori (già realizzati 63 gol), ha già 12 punti in più dell'anno scorso e adesso è vicinissima alla Juve capolista.

Prima stagione nella stessa squadra, ma insieme da sempre. Nel rendimento il paragone è quasi scontato e chiama in causa ovviamente i big (nei loro ruoli) del 3° scudetto: Samuel e Batistuta, cioè il Muro e il Re Leone.

Fazio è «speciale». La benedizione di Spalletti, dopo il successo di domenica sera contro il Cagliari, non deve sorprendere. L'argentino ha convinto l'allenatore e soprattutto la piazza. Inizialmente è stato snobbato, essendo arrivato come ultimo cambio dei centrali titolari, in partenza Manolas e Vermaelen, con Ruediger ancora convalescente e Juan Jesus comunque da testare. Il tecnico gli preferì De Rossi nel playoff contro il Porto e la gente non si fidò guardando al prezzo del suo cartellino. In poche settimane, il ribaltone. In tandem proprio con Dzeko.  Nel girone di ritorno dello scorso campionato, con Lucio in panchina, spesso è stato utilizzato un sistema di gioco senza centravanti di ruolo. Dunque, senza Edin. Che, però, ha puntato su se stesso: il suo 2° anno è sempre quello vincente, come è successo nel 2009 con il Wolfsburg e nel 2012 con il City, conquistando il titolo rispettivamente in Bundesliga e in Premier.

Fazio dal 18 settembre, sconfitta al Franchi contro la Fiorentina, ha giocato 19 partite di fila in campionato, senza perdersi neanche 1 secondo. E nelle 9 gare di questo torneo in cui la difesa non ha subito reti è sempre stato presente (8 volte da titolare, più il debutto in corsa alla prima giornata contro l'Udinese all'Olimpico). Ed è anche l'unico difensore giallorosso ad essere salito sulla giostra del gol, segnando in casa contro l'Astra Giurgiu il 29 settembre. Dzeko, invece, sta seguendo le orme di Batistuta che, nell'anno dello scudetto, si presentò con 21 reti (20 in campionato e 1 in Coppa Uefa). Edin è già a 20 (14 in A, 5 in Europa League e 1 Coppa Italia).