"Ci riempiamo di botte, ma dopo la partita torniamo tutti amici", l'attestato di solidarietà degli ultras dell'Hellas Verona arriva durante il processo per direttissima ai 21 tifosi della Roma arrestati per la rissa scoppiata tra fazioni opposte domenica mattina fuori al Bentegodi, come scrive Alessia Marani su Il Messaggero, prima del match tra i gialloblu e la Roma.
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Gli ultrà del Verona: “Botte coi romanisti ma poi siamo amici”
Solidarietà degli ultras veneti durante il processo per direttissima ai 21 tifosi della Roma arrestati per la rissa scoppiata tra fazioni opposte domenica mattina fuori al Bentegodi
L'udienza si è svolta a Verona lunedì pomeriggio, il giudice ha convalidato i fermi ma ha differito il giudizio all'8 giugno avendo gli avvocati Lorenzo Contucci e Giuseppe Trimeloni, richiesto i "termini a difesa".
I ventuno sono tutti rientrati nella Capitale, hanno il divieto di dimora nel comune di Verona e il daspo fino alla conclusione del processo. Tra i 21 e i 45 anni sono di Roma, Ladispoli, Guidonia, Zagarolo, Cerveteri e Orbetello: 7 erano incensurati, 14 annoverano precedenti di polizia, in 3 avevano già scontato dei Daspo, un altro per due volte.
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