Un film dell’orrore già visto. Il set del Santiago Bernabeu di Madrid come quello del Camp Nou di Barcellona. Attore protagonista sempre lui, Edin Dzeko. Occhio alle coincidenze. Minuto numero 13 più una manciata di secondi: Edin solo soletto davanti a Navas e occasione enorme, sullo 0-0, sprecata con il pallone buttato in curva. Esattamente quanto era accaduto, sempre dopo 13 minuti più una manciata di secondi - e sullo 0-0 -, la sera del 24 novembre scorso in Catalogna con Dzeko che, da due passi, aveva graziato di testa il già rassegnato Ter Stegen. Brividi. Un segnale? No, un incubo.
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Gli orrori europei del miglior attacco d’Italia
Il miglior attacco del campionato italiano si è inceppato nel momento più sbagliato della stagione e, inutile negarlo, il rimpianto di quello che poteva essere e non è stato accompagnerà per sempre il tifoso giallorosso
Il miglior attacco del campionato italiano si è inceppato nel momento più sbagliato della stagione e, inutile negarlo, il rimpianto di quello che poteva essere e non è stato accompagnerà per sempre il tifoso giallorosso. Che, se non altro, ha visto la propria squadra battersi, con il gioco e con l’orgoglio, contro il Real. Non il più forte Real di tutti i tempi, ma sempre una signora squadra che, dopo la rete di Cristiano, si è trovata di fronte una Roma demoralizzata, ormai finita.
(M. Ferretti)
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