rassegna stampa

Gli esclusi lasciano lo stadio in silenzio e con il muso lungo

(Il Messaggero – S.Carina) Tre punti che se non convincono del tutto per il gioco espresso, provano ad infondere un minimo di tranquillità al gruppo, ancora scosso dalle esclusioni eccellenti di De Rossi, Osvaldo e Burdisso.

Redazione

(Il Messaggero - S.Carina) Tre punti che se non convincono del tutto per il gioco espresso, provano ad infondere un minimo di tranquillità al gruppo, ancora scosso dalle esclusioni eccellenti di De Rossi, Osvaldo e Burdisso. Soprattutto i primi due sono usciti dall’Olimpico (entrambi con le borse della Nazionale azzurra, ndc) scurissimi in volto.

E se il centrocampista ha provato almeno in parte a mascherare la delusione, salutando uno steward sotto al tunnel, lo sguardo, il broncio e il passo veloce dell’italo-argentino raccontano di un’esclusione a dir poco mal digerita. Anche Balzaretti è apparso stupito della scelta di Zeman: «Stavolta non hanno giocato loro e questo può sorprendere e dispiacere ma sarà così per tutti. Toccherà forse anche a me. Rottura con il mister? No, non credo, la prestazione dell'altra sera a Torino ha dimostrato chiaramente alcune difficoltà. Non bisogna sicuramente nascondersi. Intanto sono particolarmente contento per Stekelenburg: dopo l'errore dell'altra volta, oggi ce l'ha fatta vincere lui». L’analisi della gara: «Siamo entrati in campo timorosi e si è visto. Poi il gol ci ha sbloccato e nel secondo tempo siamo stati padroni del campo. L'importante è che la gente sia con noi».

Sorride Bradley: «Se seguiamo Zeman, abbiamo una squadra molto forte. Problema di testa? Forse. Per risolverlo bisogna solamente continuare a vincere». Sulla prestazione personale: «Finalmente sto bene, poi è chiaro che quando salti quasi 5 settimane la capacità di giocare 90 minuti ancora non ce l'hai. Il gol? Lo dedico a mia moglie che la scorsa settimana ha partorito un bellissimo bambino».