L’occhio fa paura, la botta è stata davvero forte. C’è una frattura, piccola, al naso. Lo sguardo sembra più quello di un pugile che non di un calciatore, ma non deve operarsi, almeno per ora, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Nicolò Zaniolo posta l’immagine del suo volto provato, se non lo fa lui, ci pensa la Roma e la foto è quasi uno spot: guardate cosa è successo, lasciatelo in pace. Nick si allena regolarmente ed è pronto a riprendersi il posto da titolare contro l’Atalanta. Ieri mattina, il risveglio non è stato dei migliori, però: a La Spezia, nei bagni della scuola della sorella, sono apparse scritte minacciose nei suoi confronti: “Zaniolo ti picchiamo quando vogliamo”,“Traditore“, “Pur di fare il romanista ha disonorato la tua città. Stai attento Spezia non dimentica“, “Uomo di “, “Ti odio“, così tanto per fare qualche esempio. Siamo al bullismo. Minacce indirizzate a lui e quindi intimidatorie per tutta la sua famiglia, che proprio a La Spezia vive e lì lui è cresciuto. Nicolò, che ha trascorso la domenica sera e il lunedì con i genitori, aveva paura ad uscire, avendo già percepito in città l’aria minacciosa nei suoi confronti. I tifosi spezzini hanno preso male l’atteggiamento di Nicolò al momento gol di Abraham. Secondo loro non doveva esultare per rispetto dello Spezia, che tra l’altro qualche anno fa gli aveva chiuso le porte: veniva dalla Fiorentina e nel club ligure non c’era posto per lui. Zaniolo è sempre al centro di tutto, nel bene e nel male, se anche la sua La Spezia gli gira le spalle, diventa dura. Ormai, come succedeva a Totti, viene fischiato in quasi tutti gli stadi: è il calciatore più temuto e lui risponde spesso alle provocazioni. E ora si avvicina il derby e i laziali non lo tratteranno bene, specie dopo il gestaccio dell’andata verso la tribuna Monte Mario.
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Il Messaggero
Giù le mani da Zaniolo
Nick è sempre al centro di tutto, nel bene e nel male
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