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Giannini: “Vialli leader sorridente e attaccante moderno. Un signore del calcio”

Giannini: “Vialli leader sorridente e attaccante moderno. Un signore del calcio” - immagine 1
L'ex capitano della Roma ricorda Luca Vialli: "Lui e Mancio mi volevano portare a Genova. Ci hanno provato insistentemente, poi Luca ha scelto di trasferirsi a Londra"

Redazione

La morte di Gianluca Vialli ha scosso tutto il mondo del calcio, i ricordi scorrono e le immagini riaffiorano nella mente, e anche Giuseppe Giannini mostra la sua tristezza: "Dopo Sinisa, anche lui. Periodo terribile. Noi cresciuti insieme. Lui, sempre con quel sorriso stampato e gli occhi luminosi. Luca era diverso, aveva una marcia in più. Un leader". L'ex giocatore della Roma racconta il rapporto con Vialli nell'intervista ad Alessandro Angeloni su 'Il Messaggero'.

Chi era Vialli? "Un signore del calcio. Elegante, ironico, spiritoso. Se l’Under di Vicini, che arrivò alla finale con la Spagna, per tutti era la squadra simpatia, il merito era soprattutto suo. Del suo carattere, sempre allegro, sempre pronto al dialogo, allo scherzo".

Che giocatore è stato? "Ha anticipato il centravanti moderno. Un uomo che sapeva fare gol ma fu il primo a rendersi utile in fase difensiva. Aveva tecnica, forza fisica mostruosa. E’ stato la fortuna della Juve di Lippi".

E’ vero che poteva essere suo compagno alla Samp? "Lui e Mancio mi volevano portare a Genova. Ci hanno provato insistentemente, poi Luca ha scelto di trasferirsi a Londra, che è diventata la sua città".

Avete una chat con gli azzurri del ‘90? "Sì e Luca era uno di quelli che ha scritto sempre. Fino a poco tempo fa. Senza mai accennare alle sue condizioni di salute".