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Il Messaggero

Gasperini: “Roma, dammi di più”

Gasperini: “Roma, dammi di più” - immagine 1
Oggi contro il Cagliari Gasp può tornare al comando. Il tecnico elogia lo spogliatoio ma chiede più continuità agli attaccanti: "Dobbiamo migliorare, solo così si cresce"
Redazione

Non fatevi ingannare. Il pensiero, mascherato da qualche sorriso in più per l'occasione, è sempre lo stesso. E lo è anche nel giorno in cui Gasperini si apre e incensa lo spogliatoio definendolo «straordinario» e composto da higlander, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Il tecnico, ad un mese dall'apertura della sessione invernale con nomi che rimbalzano quotidianamente sui media, preferisce dribblare l'annosa questione del mercato, asserendo che la rosa "è in grado di continuare così e di mantenere un rendimento alto, c è un nucleo molto forte, numericamente siamo completi". Un endorsement voluto e dovuto. Un ringraziamento pubblico ad un gruppo che dal primo giorno ha dato una disponibilità che ha sorpreso anche l'allenatore. Ma poi basta poco per rendersi conto che il convitato di pietra, è sempre lo stesso: l'attacco. L'uomo dei record, capace di viaggiare ad una media di 78 reti a stagione con picchi di 90 e 98 centri nel 2019-20 e 2020-21 nell'esperienza atalantina, s'è trasformato - suo malgrado - nel profeta del corto muso. Ed è consapevole che con una media di 1,15 gol a partita, non si va lontano. O meglio: si rischia, alla prima flessione, di venire riagganciato da chi sta dietro e viaggia in un mare pieno di problemi (leggi Juventus).

Così Gasp si riscopre psicologo e motivatore allo stesso tempo. E un po'il discorso della carota e del bastone, quest'ultimo per una volta messo da parte: "Mi fido di tutti, questo spogliatoio è straordinario, viste le defezioni siamo un gruppo di highlander. A partire da Svilar, tutta la difesa è formata da leader. Penso a Hermoso, Ndicka e Mancini".E Gasp non dimentica Pisilli, scrive Lorenzo Pes su Il Tempo, per il quale fa un discorso a parte. "L'altra volta vi ho detto che l'ho un po'' penalizzato: è un giocatore forte. Giustamente, meriterebbe magari di giocare di più, e io non voglio fermarlo perché se c'è la possibilità di giocare nella Roma sarebbe la cosa migliore. È normale che lui ambisca a giocare di più, ma lo sta facendo con grande professionalità, è sempre li pronto". Elogi per molti, se non per tutti, con la tiducia che anche Bailey possa recuperare e l'elogio di Pellegrini, delle sue qualità e della sua professio-nalità. Ma la sintesi è che "La forza della Roma in questo momento è questo gruppo. È questo gruppo di giocatori veramente di straordinaria mentalità". Una compattezza che finora ha trascinato i giallorossi fino al limite dei big match contro le squadre più forti sulla carta. Aspettando gennaio il tecnico vuole riprendere il cammino lontano da casa contro una squadra che non vince da due mesi. Proprio in trasferta la Roma ha avuto il rendimento migliore, con la sola scivolata di San Siro. Ma oggi, come sempre. è diverso. Novanta minuti che avranno una storia tutta loro. L'importante è scriverla col finale giusto.