Una sfida ad alta quota quella che andrà in scena tra Roma e Inter. Probabilmente neanche il più ottimista dei tifosi giallorossi si sarebbe aspettato di viverla da primi in classifica con tre punti di vantaggio. Anche perché è dal lontano 2017 che i giallorossi non arrivavano a questa partita davanti ai nerazzurri. È cambiato tutto o quasi in questi anni - scrive Daniele Aloisi su Il Messaggero - e sabato si affronteranno due formazioni che per dati difensivi e offensivi sono agli antipodi. La Roma è la miglior difesa del campionato e alzi la mano chi l'avrebbe pronosticato il giorno dell'annuncio di Gasperini. Due sole volte Svilar ha dovuto raccogliere il pallone nel sacco. Ora l'asticella si alza e dall'altra parte Celik, Mancini e Ndicka si troveranno di fronte il miglior attacco di tutto il campionato (17) e il quarto in Europa. Da Lautaro a Thuram passando per Pio Esposito e Bonny, non c'è un solo attaccante interista che non sia riuscito a segnare. Discorso opposto- anche in questo caso - per la Roma che fino a questo momento ne ha mandati in gol solamente due: Soulé e Dovbyk. Quelle di Simeone e Kean sono arrivate con magie da fuori, segno che è complicato scardinare il terzetto difensivo. Non si può negare, però, che i miracoli di Svilar e un pizzico di fortuna hanno influito come nel derby o contro il Verona. Servirà del tempo per ammirare una squadra a immagine e somiglianza di Gasperini che per ora si accontenta - si fa per dire - di una Roma operaia brava a difendersi e che fa del cinismo la sua arma migliore. Le differenze non sono solo in campo, ma anche panchina. Gasperini è il tecnico più anziano della Serie A (67 anni) mentre Chivu (44) è tra i più giovani.
Forzaroma.info![]()
I migliori video scelti dal nostro canale

Il Messaggero

