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Il Messaggero

Gasp cerca la vera Roma, corsa e tanto pressing ma che fatica

Redazione
E' cominciato il ritiro a Burton: fase decisiva per ultimare la preparazione. Il tecnico freme, arrivano due test impegnativi e c'è una rosa da definire

Con l'amichevole di Lens si è chiusa la prima fase della preparazione estiva della Roma. Tre settimane di lavoro a Trigoria che sono servite a Gasperini e alla squadra per conoscersi - scrive Stefano Carina su Il Messaggero - per le prime valutazioni, per incamerare quella benzina che sarà poi utile in una stagione che si annuncia ricca di impegni. Ventuno giorni, soprattutto i primi, sono pochi per arrogarsi delle certezze, anche perché la rosa è ancora incompleta. Tuttavia un primo bilancio tra quello che va e ciò che bisogna migliorare, si può già fare. Partiamo dalle note positive: quello che sorprende (e il test con il Kaiserslautern ne è stato l'emblema) è che Gasperini è già riuscito a regalare l'idea a chi la osserva esternamente, di una squadra diversa rispetto al recente passato. Il pressing alto portato dai tre attaccanti, coadiuvati a turno da uno dei due centrali in mediana; marcatura a uomo dei tre centrali difensivi che quando salgono vedono l'esterno stringere per completare il pacchetto arretrato; il lavoro del centravanti, che sì deve puntare la porta ma aiutare anche la squadra a salire, è un marchio di fabbrica già riconoscibile. Questa ricerca spasmodica della palla quando ce l'hanno gli avversari, è già insita nel dna della nuova Roma. Poi in queste prime uscite è normale che si veda a sprazzi, complice una preparazione molto dura. Cè chiaramente (sarebbe strano il contrario al 4 agosto) anche qualcosa che va ancora registrato al meglio. Nei singoli, tra infortunati (Pellegrini e Dybala, ai quali ora si sono aggiunti Ndicka e Soulé), calciatori in ritardo di condizione (Dovbyk) e altri che appena arrivati debbono ancora capire dove si trovano (Wesley e El Ayanoui). Ma anche nei meccanismi di gioco. Al di là della buona tenuta difensiva, in qualche circostanza la Roma è sembrata vulnerabile centralmente.