rassegna stampa

Garcia severo “Voglio di più”

(Il Messaggero – B.Saccani) «Potevamo fare meglio». Rudi Garcia non si accontenta.

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(Il Messaggero - B.Saccani)«Potevamo fare meglio». Rudi Garcia non si accontenta. E’ vero che la Roma non è ancora completa, dal portiere in su, ma il nuovo tecnico avrebbe voluto vedere subito qualcosa di più, già nel primo test del precampionato. Il 9 a 1 contro la modestissima selezione di Brunico non è risultato che gli va bene. E questo conferma quanto il francese sia esigente e severo nel giudicare il lavoro del suo gruppo, nonostante abbia iniziato gli addestramenti da solo otto giorni. A parte la prestazione, non giudicabile pure per lo scarso spessore degli avversari, l’allenatore giallorosso si aspettava più precisione davanti alla porta (anche in campo, durante le sedute degli ultimi gironi, ha richiamato i calciatori a essere più concreti). E non voleva prendere quella rete nel primo tempo, colpa di una gaffe abbastanza evidente di Lobont. Dalla panchina ha chiesto soprattutto di ripartire velocemente: ai centrocampisti e agli esterni (terzini e ali). Meglio il primo tempo, con più titolari in campo, e non solo per i 6 gol realizzati. Nella ripresa spazio a Osvaldo da centravanti: per l’italoargentino, lasciato in panchina (Borriello titolare e splendida rete per lui con un sinistro di rara potenza), prima doppietta stagionale. E, a sentire le sue dichiarazioni di fine partita, preferisce Totti in mezzo e non sulla fascia.

LE INDICAZIONI -  La novità del pomeriggio è il ruolo di Pjanic, utilizzato da regista. «Può occupare le tre posizioni a centrocampo, ha qualità e bisogna sfruttare i suoi lanci» la spiegazione di Garcia che punta forte sulla tecnica del bosniaco, subito protagonista. L’esperimento è interessante, ma non definitivo. Presto Rudi avrà a disposizione anche De Rossi e Strootman: bisogna vedere, se insisterà con Pjanic in mezzo oppure se lo sposterà da intermedio. O se lo avanzerà da trequartista. Il sistema di gioco è stato il 4-3-3, anche se alla mezz’ora il francese ha deciso di passare, in corsa, al 4-2-3-1, fino al termine della prima frazione. Bradley ha affiancato Pjanic e Florenzi si è spostato a fare l’esterno sinistro (sulla corsia sinistra, invece, sempre Lamela). Totti, partito sulla fascia e spesso chiamato a scambiarsi la posizione con Borriello, si è accentrato dietro al centravanti. Da trequartista. «Mi interessava vedere Florenzi sulla fascia».

SOLO UN DEBUTTANTE -  A riposo Marquinhos, in partenza, e Benatia, affaticamento muscolare, Garcia ha dato spazio nella ripresa a quasi tutti i convocati. Non sono entrati solo il giovane portiere polacco Skorupski e Matteo Ricci. L’unico volto nuovo in difesa, con Jedvaj schierato accanto a Romagnoli: 18 anni entrambi, l’obiettivo di Sabatini è che i due ragazzi diventino la coppia di centrali del futuro. Il croato ha personalità e tecnica. Uscito Totti, il nuovo tecnico consegna la fascia di capitano a Marquinho, preferendolo ai senatori giallorossi Julio Sergio e Taddei e allo stesso Osvaldo. «Ho scelto lui perché sta lavorando bene» la spiegazione. L’assetto è ancora il 4-3-3. I terzini sono Crescenzi e Dodò, finalemnte recuperato, il centrocampista centrale è Taddei, scortato da Verre e Marquinho, le ali Caprari e Tallo, con Osvaldo prima punta. Due gol dell’italoargentino, generoso verso i compagni spreconi. La terza rete del secondo tempo è firmata da Frediani, entrato nel finale per Caprari.

L’ANALISI DI RUDI  -  Garcia promuove Borriello: «Marco ha la polvere da sparo nel piede sinistro e un buon feeling in campo con Totti». Ma non scarica Osvaldo: «Ha giocato con compagni meno esperti, ma questo non gli ha impedito di segnare due gol. E’ un giocatore di grande livello, calciatori come lui meglio se restano che vederli partite». Chiede un’ala: «Totti rimane un giocatore davvero importante nel nostro assetto offensivo, ma abbiamo ancora bisogno di un attaccante esterno veloce per completare il tridente». Si coccola Jedvaj: «Tim è molto veloce e sotto l’aspetto tecnico dimostra sicurezza». Senza però scaricare i veterani: «Possiamo associare l’esperienza alla gioventù: un aspetto importante». E incorona Strootman: «Un leader che ha grinta, tecnica e voglia di vincere».

ROMA (4-3-3): Lobont (1' st Julio Sergio); Torosidis (1' st Crescenzi), Castan (1' st Jedvaj), Burdisso (1' st Romagnoli), Balzaretti (1' st Dodò); Florenzi (1’ st Verre; 37’ st F. Ricci), Pjanic (1’ st Taddei), Bradley (1’ st Marquinho); Lamela (1' st Caprari; 37’ st Frediani), Borriello (1' st Osvaldo), Totti (1' st Tallo). In panchina: Skorupski, M. Ricci. Allenatore: Garcia.

Reti: 3' pt Florenzi, 6' pt Borriello, 23' pt Totti, 31' pt Florenzi, 36' pt Klettenhammer, 39' pt Pjanic, 40' pt Lamela, 6' st e 28' st Osvaldo, 40 st Frediani.