rassegna stampa

Garcia resta, almeno per ora. Alisson dice sì alla Roma

Se Pallotta non deciderà d’imprimere un’accelerazione nelle prossime ore (a questo punto sorprendente), lo stallo che si è creato non fa altro che favorire Garcia

Redazione

Avere certezze con il club giallorosso è praticamente impossibile. Esempi sparsi: Sabatini, grazie all’intermediazione dell’agente Mascardi (proprietario di parte del cartellino), trova l’accordo per Iturbe al Watford con l’argentino che effettua addirittura le visite mediche per il club londinese. Poi come riporta il quotidiano "Il Messaggero", entra in gioco il Bournemouth che vede da novembre anche la presenza di un fondo Usa che ha acquisito il 25% della società. Sfruttando legami e canali privilegiati con Pallotta, gli imprenditori americani bypassano il ds e vengono incontro alle richieste del presidente aggiudicandosi l’attaccante a cifre da capogiro: 2,5 milioni per il prestito più 21 per il riscatto. Ma non finisce qui. Alisson viene dato ad un passo dalla Juventus in virtù di un accordo tra l’Internacional e la Doyen, sia il fondo che i due club non avevano fatto i conti con Sabatini che da settembre ha trovato l’intesa con il ragazzo che continua quindi a rifiutare ogni destinazione, aspettando che la Roma.

Sul fronte allenatori, è la dirigenza a frenare l'addio di Garcia. I motivi sono molteplici: 1) L'addio di Garcia sarebbe il fallimento di Sabatini (è stato proprio il ds a dirlo: «Se affonda, affondiamo tutti») 2) I candidati per la successione in corsa del francese non convincono in pieno. Anzi, il candidato. Perché da giorni il nome sulla bocca di tutti è quello di Spalletti, da ieri libero di firmare con qualsiasi club (ma ancora con la residenza in Russia). Se Pallotta non deciderà d’imprimere un’accelerazione nelle prossime ore (a questo punto sorprendente), lo stallo che si è creato non fa altro che favorire Garcia, oramai prossimo a diventare traghettatore di se stesso fino al termine della stagione.

(S. Carina)