rassegna stampa

Garcia non molla: “Il primo posto è ancora raggiungibile”

(Il Messaggero – S.Carina) – Bella e vincente a tal punto che per una sera anche Garcia fa fatica a trovare delle pecche: «Mi è piaciuto tutto, anzi no. Diciamo che forse si può non prendere l’ultimo gol e fare ancora meglio sulla...

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(Il Messaggero - S.Carina) - Bella e vincente a tal punto che per una sera anche Garcia fa fatica a trovare delle pecche: «Mi è piaciuto tutto, anzi no. Diciamo che forse si può non prendere l’ultimo gol e fare ancora meglio sulla continuità della gara. Però è inutile negarlo: ho visto una grande Roma con un grande gioco di squadra. Siamo difficili da affrontare, mi piace l’atteggiamento che abbiamo e così dobbiamo rimanere. Abbiamo creato tante occasioni da gol, segnato tre reti. Di queste, mi è piaciuta molto la terza. Quando si crea in maniera collettiva, è una soddisfazione per un allenatore».

Dal collettivo emergono sempre i singoli. La menzione speciale arriva per quei giocatori che ultimamente avevano trovato poco spazio: «Quando la squadra funziona bisogna fare delle scelte – si giustifica il tecnico - L’importante è che i calciatori si facciano trovare pronti: chi è entrato contro l’Atalanta aveva tanta voglia di fare bene e lo ha dimostrato in campo, giocando con entusiasmo. Mi riferisco a Dodò ed Adem. Loro sanno che i titolari di domani sono i sostituti di oggi. Toloi? Contro il Torino per me aveva giocato bene, subendo solamente nell’occasione della rete di Immobile che però ha fatto un gol mondiale. Anche questa sera ha fatto un’ottima prestazione, di personalità. È stato capace di anticipare l’avversario ed essere forte sul piano tecnico e fisico, giocatore di grande classe».

Senza rendersene (probabilmente) conto, conia un’altra frase ad effetto: «Ho visto un centrocampo a geometria variabile. Nel secondo gol, ad esempio, De Rossi parte davanti alla nostra area di rigore e finisce con l’assist a Ljajic». Gli viene chiesto di Taddei e Garcia abbozza un sorriso compiaciuto: «Il rinnovo? Dirò qualcosa quando sarà il momento». In realtà il pensiero (favorevole) del francese Sabatini lo conosce bene e non è un caso che la Roma si sia presa 7-10 giorni di tempo per decidere sul rinnovo del brasiliano. Allungare il contratto di un trentaquattrenne contrasta con la filosofia societaria ma le prestazioni di Rodrigo potrebbero far cambiare idea al club.

RINCORSA ALLA JUVE

Dopo la lunga parentesi sui singoli, la concentrazione del tecnico torna sulla Juventus: «Era importante allungare sul terzo posto e per un giorno, anzi due e speriamo anche di più, ci siamo avvicinati alla Juventus. Il primo posto è ancora raggiungibile, cerchiamo di vincere tutte le partite, se facciamo il nostro ci possiamo ancora credere. Ora la pressione ce l’avranno loro. E noi avremo un giorno in più per lavorare».

SPERANZE PER IL FUTURO

La qualificazione diretta alla Champions è ormai a un passo e Garcia finalmente accenna al futuro: «Non mi piace parlarne troppo ma per una sera faccio un’eccezione. Il sogno di un allenatore quando una squadra disputa una stagione così, è quello di tenere tutta la rosa e fare acquisti. Ecco, sarebbe bello questo. Ma non è il tempo per parlarne, vedremo. Non dovremo confrontarci solamente con Sabatini ma anche con il presidente perché saprà lui quale sarà la forza economica della squadra. Spero solamente di avere la possibilità che non ho avuto con il Lille, ossia quella di costruire una squadra che sia in grado di superare la fase a gironi». In una serata del genere, nemmeno la squalifica di Destro gli fa perdere il buon umore: «Cosa mi aspetto giovedì dal ricorso? Niente, mi dicono che devo andare… (ride, ndc). A me piacciono logica e buonsenso, sono sicuro che ci saranno».