rassegna stampa

Garcia, la verità in 3 gare

In appena 9 giorni Garcia si giocherà molto, cominciando oggi contro il Torino e chiudendo il 13 dicembre a San Paolo con il Napoli. In mezzo, la sfida casalinga contro il Bate Borisov che vale gli ottavi di Champions

Redazione

Garcia pensa solo al presente: «Conta solo questa gara», dichiara nella consueta conferenza stampa pre-gara. Il suo destino si deciderà in 3 match, in appena 9 giorni, cominciando oggi contro il Torino e chiudendo il 13 dicembre a San Paolo con il Napoli. In mezzo, la sfida casalinga contro il Bate Borisov che vale gli ottavi di Champions.

In campionato soltanto 1 punto nelle ultime due gare, la Juventus ha raggiunto il quarto posto: bisogna ripartire. Nell'ultimo mese, sottolinea Ugo Trani su "Il Messaggero", la flessione è stata evidente: solo 4 punti in 4 partite. In meno di un mese sono venuti a galla antichi difetti. L'allenatore più che puntare sull'organizzazione di squadra si basa sulla giocata del singolo. Ma se il solista stecca, la squadra perde la sua efficacia. In 3 partite la difesa è crollata: 10 gol subiti. In 19 gare sono già 33. E il miglior attacco della serie A, 29 reti, si è invece fermato: solo 3 in 3 match e 2 delle quali su rigore.

«Adesso io, però, faccio giocare i migliori, quelli che mi danno più sicurezza». Garcia preferisce andare sul sicuro. Cioè puntare sui titolari, senza guardare ancora allo scontro diretto di mercoledì in Champions. De Sanctis vale Szczesny e Gervinho, appena recuperato, insostituibile. L'unico cambio per gli esterni bassi è Torosidis che ultimamente è stato utilizzato solo in corsa. A gennaio andrà acquistato almeno un terzino: Ruediger, sulla fascia destra, non è stato mai provato ed Emerson non ha avuto finora spazio da difensore.