(Il Messaggero - M.Ferretti) Rudi Garcia non si nasconde dietro le parole, ma resta da capire cosa ci sia realmente dietro le sue parole.
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Garcia gioca a nascondino
(Il Messaggero – M.Ferretti) Rudi Garcia non si nasconde dietro le parole, ma resta da capire cosa ci sia realmente dietro le sue parole.
Il francese, ad esempio, appare sincero quando, pensando alle assenze degli squalificati De Rossi e Strootman, svela di avere due possibilità: «Far giocare (con Bradley e Pjanic, ndr) un centrocampista tra Marquinho, Taddei e Florenzi (la cosa più semplice e logica, ndr) oppure cambiare il modulo di gioco».
In realtà, potrebbe fare entrambe le cose ma preferisce non dare vantaggi al Catania ultimo in classifica. In attesa di verificare le reali intenzioni di Garcia, va precisato che nel primo caso il modulo continuerebbe a essere il 4-3-3 (ipotesi più probabile)mentre la novità tattica sarebbe costituita dal 4-2-3-1.
PRO E CONTRO Se alla fine Rudi optasse per il 4-3-3, sicuri del posto - decodificando il suo virgolettato - sono già Pjanic e Bradley. Mancherebbe un intermedio, insomma. Marquinho è mancino come Strootman, e questo deve esser tenuto nel giusto conto; Taddei, in grande rimonta, solitamente gioca sulla destra come Florenzi che, però, potrebbe venir buono anche per l’attacco. Il fatto che sia Pjanic che Florenzi sono diffidati (come Maicon e Ljajic) non turba minimamente i sonni di Garcia. «Fare questi calcoli non mi sembra una buona cosa. Se un diffidato non gioca, magari in allenamento si infortuna per la partita successiva. Quello che non voglio è prendere cartellini per cose sbagliate. Ma se uno fa gol e si toglie la maglia, va bene... ». Se, invece, Garcia dovesse optare già in avvio per un nuovo sistema di gioco, il 4-2-3-1, Bradley sarebbe sicuramente uno dei due mediani davanti alla difesa: al suo fianco forse Pjanic, l’altro titolare a prescindere, oppure Taddei e poi un’ampia scelta per la batteria di attaccanti. Quattro in totale ma con Totti («Francesco può iniziare la gara anche se non ha i novanta minuti nelle gambe») e Gervinho già in formazione: ipotizzare una linea formata, da destra a sinistra, da Florenzi, Totti e Gervinho, con Destro/Ljajic attaccante centrale, non è azzardato. Ma complicato, quindi poco probabile. «Il nostro obbiettivo è prendere i tre punti per chiudere una stagione di grande livello. L'importante è giocare per i nostri tifosi perché sarebbe un bel regalo di Natale portare a casa i tre punti, per noi ma soprattutto per loro ».
IL FUTURO Riflessioni in ordine sparso, poi. «Abbiamo fatto una grande prima parte di stagione e i ragazzi hanno una grande voglia di chiudere l'anno con una vittoria. Abbiamo fatto unavvio incredibile, non abbiamo neanche rubato un punto, forse ce ne manca qualcuno... Ma è così: è il calcio. L'importante è che la squadra abbia il piacere di giocare. E se la squadra ha piacere a giocare, dà piacere anche ai tifosi». Mai parlato di scudetto, Garcia. Anzi, meglio secondi che primi, la sua tesi. «No, non ho inviato alcun messaggio negativo alla squadra. Voi non state nel nostro spogliatoio, non potete sapere qual è la verità. Io preferisco che a fine stagione i tifosi abbiano una buona sorpresa, forse una grande sorpresa, un'immensa sorpresa, una meravigliosa sorpresa, una fantastica sorpresa piuttosto che dire adesso andiamo a vincere lo scudetto e poi non farlo. Essere delusi è più brutto di non avere una sorpresa. Il mercato? Quello che posso dire ora è che voglio fare in modo che per tutta la stagione i miei giocatori rimangano qui, perché è una rosa di qualità. Se bisognerà migliorare le cose, avrò tutto il tempo per pensarci. Se ci manca un giocatore che può essere complementare con gli altri o con la rosa ci penseremo».
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