rassegna stampa

Garcia già volta pagina: “Io penso al Genoa”

(Il Messaggero – M.Ferretti) Rudi Garcia voleva la qualificazione ai quarti di Coppa Italia e la qualificazione è arrivata. Dopo la sconfitta di Torino, una prova – sotto gli occhi di Zdenek Zeman in tribuna – a tratti...

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(Il Messaggero - M.Ferretti) Rudi Garcia voleva la qualificazione ai quarti di Coppa Italia e la qualificazione è arrivata. Dopo la sconfitta di Torino, una prova - sotto gli occhi di Zdenek Zeman in tribuna - a tratti convincente, specie nel primo tempo, contro un avversario imbottito di riserve. Il risultato, però, è un po’ troppo striminzito, visto che Fiorillo, il portiere della Samp, in due, tre circostanze si è letteralmente superato. Adesso, parlando di Coppa Italia, sarà proprio la Juventus l’avversaria dei giallorossi e la faccenda a Garcia non dispiace perché il dopo gara di Torino, domenica scorsa, non gli è andato giù.Intanto, però, gioca in difesa. «Non è questo il momento per parlare di quella partita. Prima vengono il Genoa e il Livorno e io vorrei presentarmi all’appuntamento con la Juventus con altri sei punti in classifica. E se c’è qualche mio giocatore che parla già della Juventus ditemelo che ci penso io...», la sua battuta, senza sapere delle dichiarazioni in merito di De Rossi.

L’ANALISI- Eccolo, Rudi. «Mi è piaciuta la gara della Roma in maniera totale. Abbiamo svolto bene il nostro compito, abbiamo avuto tante occasioni per fare il secondo gol, non abbiamo mai sofferto gli attacchi della Samp che, pur avendo cambiato molto uomini rispetto al solito, ha giocato bene. Anche noi abbiamo cambiato parecchio e l’unico rammarico è non aver segnato la seconda rete per stare un po’ più tranquilli alla fine». E ancora.«Nainggolan? Ha dimostrato che può giocare in tutti e tre i ruoli del centrocampo ma nonostante il suo arrivo non cambieremo modulo. Continueremo a giocare come sempre abbiamo fatto, magari avendo più opportunità per scegliere, avanzando Pjanic o mettendo Totti trequartista. Mi dispiace che Bradley sia andato via, io avrei voluto che restasse ma lui non voleva più rimanere perché qui aveva poche opportunità per giocare. Con tre centrocampisti come De Rossi, Pjanic e Strootman non è facile trovare spazio».

Gli fanno notare che la Roma continua a sbagliare tanti, troppi gol a due passi dalle linea bianca avversaria. «Sì, ma abbiamo incontrato un grande portiere, Fiorillo. La doppia parata che ha fatto nel primo tempo su Florenzi è stata davvero straordinaria. A me interessa che la Roma crei occasioni. Ecco perché non sono preoccupato: lo sarei solo se la squadra non costruisse niente. La prova di Ljajic? Non fa gol da tempo, è vero, ma anche stavolta ha fatto una bella partita: in tutte le occasioni importanti della Roma c’era il suo piede. Ha avuto anche l’opportunità di far gol, ha messo Nainggolan solo davanti al portiere...». Nessun accenno, ovviamente, al fatto che il serbo - e l’ha riconosciuto anche Sinisa Mihajlovic - gioca un po’ troppo da solo. «Torosidis merita più spazio? Ma lì a destra non possono giocare lui e Maicon l’uno sopra l’altro... E a chi si chiede perché non può essere impiegato a sinistra, la risposta gliel’ha data la gara con la Samp».Dodò è stato sostituito nel finale per non affaticare ulteriormente, in caso di supplementari, la caviglia sinistra che gli si era girata.