(Il Messaggero - A.Angeloni)La questione è: come ripartirà la Roma dopo la sosta? Il Cagliari dirà.I due precedenti stop per gli impegni delle nazionali sono stati buoni, almeno sotto il profilo dei risultati: il primo rientro, sfida casalinga contro il Verona finita 3-0, il secondo contro il Napoli, 2-0. Ma quest’ultima,come ha sostenuto in maniera lungimirante Garcia, è stata una vittoria di Pirro, perché in quel 20 ottobre, la Roma ha perso Totti e Gervinho. Ora c’è il Cagliari, ed è sempre l’Olimpico il palcoscenico del dopososta, la situazione infortunati comincia ad essere insostenibile. Pesa e peserà ancora l’assenza di Totti (ieri nuovi controlli dal professor Mariani che hanno evidenziato un miglioramento delle condizioni fisiche), Balzaretti è più dentro chef uori, Torosidis si rivedrà a ridosso di Natale, Maicon è affaticato per aver giocato 180 minuti in tre giorni con la Seleçao, De Rossi ha ripreso ad allenarsi solo un paio di giorni fa.Tanto per non far mancare nulla, Borriello è mezzo emezzo (oggi si aggrega al gruppo), Destro è appena convocabile, i tre di centrocampo( più Florenzi) sono diffidati e il futuro dice Atalanta-Roma,Roma-Fiorentina e Milan-Roma. Cagliari è solo il primo trappolone. Il tutto contornato dall’atmosfera cinese che gira intorno a Trigoria, un chiacchiericcio che distrae abbastanza. Nonostante tutto,Garcia prova a dare la carica. «Il Cagliari è una buona squadra, ma abbiamo voglia di vincere. La pressione della Juve? Siamo primi e dipende solo da noi restarci. E allora saremo primi lunedì sera».
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Garcia crede nel primato
(Il Messaggero – A.Angeloni) La questione è: come ripartirà la Roma dopo la sosta? Il Cagliari dirà.
UN CAMPO BAGNATO Garcia ha anche a che fare con il maltempo e il rugby. La pioggia battente non gli ha consentito di far allenare ieri la squadra sui campo del Bernardini (il lavoro è stato svolto in palestra) e la nazionale di Brunel rischia di rendere fanghiglia l’Olimpico per la sfida con il Cagliari di lunedì. Su questo, Rudi non ha nascosto il suo disappunto. «Spero sia possibile giocare bene lunedì sera (domani, ndr) perché la palla da calcio deve poter rotolare sul campo. È un dato di fatto che il campo non sarà in buone condizioni perché piove tanto da tre giorni. Non ho mai visto per una palla ovale il bisogno di rotolare sul campo. E vedere una partita di rugby due giorni prima di una di pallone mi sembra frutto di una programmazione strana ». Affermazioni poi stemperate nel dopopartita di Italia-Argentina. «Se il Coni lavorerà bene e tanto fino a lunedì - ha detto il tecnico, presente all’Olimpico -magari il campo non sarà così brutto».
QUELLO STRANO TRIDENTE La Roma andrà in campo con una serie di acciaccati, ritrova i centrali di difesa titolari ma domani davanti schiererà, con ogni probabilità, un trio inedito: Florenzi, Ljajic e Gervinho. Con il serbo che stavolta, davvero, dovrà fare le veci di Totti,magari con meno compiti da centrocampista e più di uomo assist, un po’ ciò che ha fatto negli ultimi venti minuti di Udine. Ciò che rende davvero felice Garcia è il rientro di Gervinho. «Ci dà opportunità differenti, ha un profilo che per me è unico. Così ho soluzioni più importanti sulla profondità, sul fatto di poter saltare l'uomo.È un ritorno importante, ma lui come gli altri attaccanti ha bisogno del gioco della squadra. Non so se giocheranno loro tre, ho diverse soluzioni».
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