rassegna stampa

Garcia: “Adesso possiamo ancora sognare il primo posto”

(Il Messaggero – M.Ferretti) Missione compiuta. Cioè, Roma in Champions. Aritmeticamente. E a quattro turni dalla fine del campionato.

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(Il Messaggero - M.Ferretti)Missione compiuta. Cioè, Roma in Champions. Aritmeticamente. E a quattro turni dalla fine del campionato. Con tutta una serie di numeri e di record da far venire i brividi. E con l’inno già suonato nello spogliatoio del Franchi, e De Sanctis nelle vesti di maestro d’orchestra. Ma, come sempre capita in questi casi, non si sa mai dove finisce la soddisfazione e dove cominciano i rimpianti. Perché conquistare 82 punti a quattro dalla fine e avere poche (rare...) probabilità di vincere lo scudetto fa male. Come si fa, però, a rimproverare qualcosa alla Roma e al suo straordinario allenatore Garcia? Tagliato ieri sera il traguardo-record delle 25 vittorie in campionato (erano state 24 nella stagione 2007-08 con Spalletti, ieri in tribuna al Franchi, e nell’annata 2009-10 con Ranieri). Eguagliato il primato di punti, finora appartenuto alla Roma allenata da Spalletti, che nell’annata 2007-08 ne conquistò appunto 82. «Se me lo aspettavo? Quando vedo la mia rosa lavorare ogni giorno, mi rendo conto che ha qualità su tutti i punti, psicologico per primo. Siamo almeno sicuri del secondo posto ma possiamo ancora sognare il primo...», racconta Rudi.

IL FUTURO - Gli chiedono: perché è così difficile attaccare la Roma? «È l’atteggiamento di ciascun giocatore, difendiamo in undici. La loro unica occasione pericolosa è arrivata da una punizione laterale, che non c’era». E il futuro: cosa chiederà a Pallotta? «Adesso mancano quattro partite e siamo sicuri della Champions. Faremo due cose: preparare la gara contro il Milan in un Olimpico pieno perché abbiamo fame di vittoria. Ora c’è solo la possibilità di un bonus... Poi inizieremo a lavorare per l’anno prossimo. Abbiamo tutto il tempo per migliorare la Roma. La squadra e il suo allenatore hanno ancora voglia di conquistare altri traguardi. Dedico il ritorno in Champions a Strootman, perché sono veramente felice che lui potrà giocarla con noi. Il merito è del tecnico, della società e dei giocatori, di ogni persona che lavora nella Roma».

BALDISSONI DIXIT - Prima della partita, il dg ha parlato di Garcia. «Non bisogna credere all’uomo della provvidenza. Il ruolo dell’allenatore è importante, è il leader dello spogliatoio, ma questo allenatore ha beneficiato anche degli innesti importanti, della voglia di rivalsa del gruppo che già e della serenità di una società che sta lavorando bene anche fuori del campo. E’ evidente, la società è sempre più importante dell’allenatore. La Roma ci sarà anche dopo Garcia».