rassegna stampa

Futuro appeso al destino dei big

LaPresse

La Roma di oggi si muove in un labirinto di offerte per la cessione della società e di tutti i suoi calciatori migliori

Redazione

Tutti sanno che oggi, vincendo a Torino, la Roma metterebbe al sicuro il quinto posto, che garantisce la prossima Europa League, e potrebbe concentrarsi sulla prossima gara del 6 agosto contro il Siviglia.

In questa ipotesi, scrive Paolo Liguori su Il Messaggero nella sua rubrica 'Curva Sud', l’ultima gara, contro la Juventus, servirebbe più che altro a sondare la forma dei giocatori più importanti. Tutto semplice, ma non per la Roma di quest’anno, che si muove in un labirinto di offerte per la cessione della società e di tutti i suoi calciatori migliori, per consentire a Pallotta di ripianare i debiti e fare cassa.

L’elenco è lungo, ma l’attenzione negli ultimi giorni è andata soprattutto a tre elementi: Zaniolo. Pellegrini e Dzeko. Sul centravanti è caduto il silenzio, perché è diventato il più probabile in odore di cessione. La Roma gli deve molto, ma questa Roma ha il portafoglio al posto del cuore, pensate che Pallotta ha emesso un prestito prendendo a garanzia i futuri incassi.

Pellegrini è il capitano e il suo rinnovo potrebbe essere blindato. Tanto più che partiranno Under e Kluivert, due giovani che erano un investimento. Resta Nicolò e la società giura che farà di tutto per tenerlo. Ma io domando: e se fosse lui, a questo punto, a volersene andare?

Se avvenisse, vedo già i titoli che metteranno al centro il denaro-per lui e la Roma- ma sono convinto che il vero motivo sarebbe il modo in cui è stato trattato dopo il ritorno dall’infortunio.

Fonseca, e perfino qualche elemento dello spogliatoio potrebbero aver convito il ragazzo che, in questa Roma, è difficile essere riconosciuti per quello che vali. Ci sono illustri esempi e precedenti. Il fatto è che su Zaniolo una nuova proprietà potrebbe ricostruire una buona squadra, con Fonseca una Roma da centro classifica.