Fuser: “Il derby di Roma il più caldo di tutti, che male il 3-0 da Mazzone”

Diego Fuser ha giocato da entrambe le parti, prima Lazio (sei anni), poi anni dopo alla Roma (due stagioni). Di derby se ne intende, soprattutto quello della capitale. Adesso si è allontanato dal calcio e dalla sua casa sulle colline di Asti ha ricordato un po' il passato, in un'intervista rilasciata a Il Messaggero. 

Prima il Milan, poi è arrivata Roma. Sponda Lazio.

"Ricordi bellissimi. Ho due poster con le immagini dei derby anni '90. Li ho giocati tutti, con la Roma invece sono stato in panchina".

Che ricordi ha di quel periodo?

"I tifosi agli allenamenti, la gente che ti parlava della Roma già mesi prima. Di derby ne ho visti, ma a Roma è tutto diverso".

Chi lo sentiva di più?

"Dipendeva da cosa si scriveva sui giornali, da come reagivano certi calciatori rispetto a cosa si diceva in radio. I più accesi erano Corino e Gregucci"

Il suo derby del cuore?

"Il primo. Feci un gol da trenta metri, con una sassata"

Vincere il derby era?

"Salvare mezza stagione"

Mentalità provinciale, no?

"Ma a Roma è così. Zeman, in teoria, aveva ragione quando parlava di "partita come le altre" , ma in

pratica no".

Quello di Roma è il derby più bello?

"Di sicuro il più caldo".

Con Capello, alla Roma, non andò.

"Mi chiese di venire il giorno della partita scudetto, io vestivo la maglia del Parma. Per me era una grande opportunità"