rassegna stampa

Friedkin: “Roma, vengo per vincere”

Il tycoon ha confidato al suo staff: "Tifosi fantastici, meritano scudetto e Champions". Nell’avventura giallorossa sarà affiancato dal figlio Ryan: "Saremo presenti e a lungo"

Redazione

"Non voglio illudere i tifosi, ma sono animato da grandi progetti: nel più breve tempo possibile regaleremo ai tifosi giallorossi il quarto scudetto che sognano dal 2001". Parlando con i propri consulenti, Dan Friedkin, il nuovo patron della Roma, non ha fatto mistero di puntare in alto, come riportano Stefano Carina e Rosario Dimito su Il Messaggero.

"Eredito da James Pallotta una grande società calcistica, lui non ha avuto fortuna nonostante il grande impegno e la passione che ha profuso. Spero di essere assistito dalla sorte".

E poi dimostra di aver già preso contatto con quella che sarà la sua nuova realtà: "I tifosi giallorossi sono meravigliosi, dedicano il loro cuore alla squadra, speriamo di ripagarli nel più breve tempo possibile. Da 19 anni la città è a digiuno di scudetti, voglio che possa tornare a gioire prima possibile".

Friedkin è entusiasta e si lascia andare a promesse importanti: "Voglio vincere non solo in Italia. La squadra giallorossa non ha mai vinto una Champions League, pur essendoci andata vicino, adesso è giunto il momento di vincerla e iscrivere il proprio nome in Europa. Chiedo di continuare a seguire in massa la squadra, a non far mancare il loro incoraggiamento, le soddisfazioni arriveranno". Parole che sono musica per una tifoseria a digiuno da undici anni, ovvero dall'ultima coppa Italia vinta nel 2008.

Pallotta si trincera nel silenzio:"Non posso parlare. Lo farò più avanti".  Non potrebbe essere altrimenti. Le parti hanno raggiunto un'intesa che ora va soltanto ufficializzata passando attraverso un'opa. Tuttavia i dovuti e rigorosi step economici, lasciano spazio alle persone che Friedkin lo conoscono.

Ora che la notizia dell'imminente acquisizione della società è di dominio pubblico, Friedkin non ha potuto più nascondersi. "Sono felicissimo di venire a Roma", ha risposto nelle ultime ore a chi gli chiedeva dalla Capitale a che punto fosse la trattativa, confidando poi di "voler essere presente, per poter lasciare un segno".

Dan ama Roma e ha già imparato a conoscere la Roma ("Ha ampi margini di sviluppo", ha confidato). In incognito, come un tifoso qualsiasi, assistendo in passato ad un paio di gare dei giallorossi all'Olimpico.

Con Pallotta si conoscono da tempo. Inevitabile negli Stati Uniti quando gli interessi economici s'incrociano.  Oltre agli interessi legati al cinema e alle sue catene alberghiere, essere in Italia gli permetterà di vivere da vicino la Ryder Cup nel 2022 (è un appassionato di golf). Nel lavoro, è un proprietario che delega. Ama circondarsi di un team molto forte (quello attuale sfiora le 200 persone), ognuno con una mansione specifica in un determinato settore della galassia di famiglia. Chi ha imparato a conoscerlo negli ultimi due anni, lo definisce "un americano con il background europeo". Non potrebbe essere altrimenti: oltre all'Italia ha vissuto anche in Svizzera.