La road-map giallorossa è pronta, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Lunedì è prevista la pubblicazione di nuove comunicazioni relative all'offerta del Gruppo Friedkin. Una settimana dopo, il 17, avverrà il closing. Inizialmente previsto a Londra, le parti stanno prendendo in esame la sede di New York, più agevole da raggiungere considerando le restrizioni dovute al Covid-19. Entro due giorni dal passaggio di proprietà, dovranno poi essere presentate le garanzie alla Covisoc per l'iscrizione al campionato e tra fine mese e i primi di settembre la Consob dovrà dare l'ok al prospetto dell'aumento di capitale, da completare entro il 31 dicembre. Qualche giorno prima, il 27, la Roma avrà ripreso l'attività e dovrebbe già conoscere il nome del nuovo direttore sportivo.
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Friedkin lavora per il closing poi il ds sarà la prima mossa
Paratici si chiama fuori, Sabatini fra i papabili. La scelta entro il 27 agosto
Al momento, Sabatini - uno dei papabili - assicura le persone a lui vicine di non aver mai avuto nessun contatto con la nuova proprietà. Ma se questo accadesse, l'ex ds giallorosso non arriverebbe a Trigoria da solo. Almeno il tentativo di portare con sé Mihajlovic, verrebbe certamente perseguito. Discorso simile per quello che rimane il sogno dell'ad Fienga: Paratici, che però ieri ha detto: "Io rimango qui. La Roma? È un club molto importante, ma io sono qui da 10 anni e mi trovo benissimo". Apparentemente confermato, quindi, nonostante la decisione di esonerare Sarri, scelto da lui. Ma la corsa alla poltrona di ds non finisce qui. Perché ha qualche chance di tornare a Trigoria anche Pradè che attraverso canali diversi dai potenziali competitor, spera nella chiamata. Outsider rimangono Berta e Giuntoli.
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