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rassegna stampa

Friedkin conquista in fretta la Roma

Definito il closing, Dan e Ryan investono sulla Capitale con la "Romulus and Remus"

Redazione

Il closing alle ore 15,30 italiane (9,30 di Boston e 8,30 di Houston), con James Pallotta che, anticipando anche il suo erede Dan Friedkin, conferma la firma per il passaggio di proprietà: "È fatta".

La Roma, dunque, scrive Ugo Trani su Il Messaggero, cambia ufficialmente padrone. La fumata bianca, davanti al notaio che ha preparato l'atto conclusivo, a meno di cento metri da Piazza di Spagna, in via due Macelli 66. Al lavoro di prima mattina e full immersion per quasi 40 persone, tra legali e dipendenti dell'ufficio DLA Piper. La vecchia proprietà rappresentata dagli avvocati dello studio Tonucci, la nuova dal team dello studio Chiomenti, compreso Giulio Napolitano, figlio di Giorgio, ex presidente della Repubblica.

Ryan Friedkin collegato dall'Europa, cioè da Londra, dove domani avrà il primo vertice con Fienga. Decideranno le strategie finanziarie e prepareranno le operazioni di mercato. Subito si affronterà la questione del lancio dell'Opa e dell'aumento di capitale da ultimare. Ovviamente si discuterà anche del rafforzamento della squadra, soprattutto dello snellimento della rosa e della riduzione del monte ingaggi. E della situazione di Fonseca che avrà la chance di un'altra stagione. Ma rimane sotto esame. Possibili, dopo Pedro, altri 4 acquisti.

Romulus ad Remus Investments LLC: eccola la nuova società che, con lo sbarco dei Friedkin, riporta la Roma al centro della Capitale. Il papà Dan sarà il 25° presidente della storia del club, il figlio Ryan si trasferirà a Roma dove ha già scelto casa e resterà sempre a contatto con la squadra e il management. La continuità, come ha spiegato proprio Friedkin senior, è rappresentata dal ceo Fienga che ha la massima fiducia del texano. Il vicepresidente Baldissoni, invece, resta momentaneamente nel board, ma a ottobre dovrebbe uscirne per restare solo come consulente per il nuovo stadio. I Friedkin, anche per i contatti avuti già in inverno con alcuni amici romani, potrebbero richiamare Totti. Oggi non è però la priorità. Nemmeno di Francesco.