Il 4° posto, appena raggiunto (da 2 partite a metà dicembre), e basta: la Roma inizia il suo 2020, stasera all'Olimpico contro il Torino, ma l'obiettivo resta quello del vecchio anno: tornare subito in Champions, scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
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Fonseca, via col venti
La Roma stasera contro il Torino vuole cominciare il 2020 con il piede giusto: vincendo consoliderebbe il quarto posto
Dallo sciapo 0-0 di Marassi contro la Samp dello scorso 20 ottobre, dopo il richiamo di Fonseca al gruppo, la svolta: 22 punti in 9 partite, con 7 successi e il pari di San Siro contro l'Inter capolista, cadendo solo al Tardini contro il Parma.
L'allenatore, pure con la rosa dimezzata, ha trovato la quadra: equilibrio ed efficacia per adeguarsi al nostro campionato in cui la difesa fa da anni la differenza: la sua è la terza migliore del torneo con 17 reti in 17 partite (solo Conte con 14 e Inzaghi con 16 hanno fatto meglio).
La pausa di Natale ha certificato il passaggio di proprietà (il closing è atteso per fine mese): da Pallotta a Friedkin (vedranno la partita alla tv). Ma per Fonseca è come se non fosse successo niente: "Non abbiamo mai affrontato la questione. Io sono l'allenatore, parlo molto con Fienga e so quello che succede. E sono tranquillissimo".
Il rendimento altalenante del Torino decimo a 21 punti (1° dei 2 match di fila in casa: domenica prossima arriva la Juve per chiudere il girone d'andata) non lo fa certo rilassare: "E' sempre difficile giocare contro i granata: nelle ultime tre partite fuori ne hanno vinte due e pareggiata una. Ci aspettiamo una squadra motivata, forte e aggressiva".
Stasera ripartirà dalla formazione che ha demolito, il 20 dicembre al Franchi, la Fiorentina, con Florenzi quindi confermato da terzino destro e ormai davanti a Spinazzola. Il ballottaggio, nel ruolo d'esterno sinistro, è tra Perotti e Mkhitaryan (a Firenze staffetta in corsa).
Questo, però, è anche il mese del mercato. Fonseca, la scorsa settimana, ha ufficialmente chiarito che avrebbe bisogno di 3 rinforzi per sistemare ogni reparto. Ma, ascoltato Petrachi a Roma Tv, si è allineato al ds e ingranato la retromarcia: "Non è giusto creare questo tipo di pressione alla squadra. Abbiamo iniziato un nuovo processo, cambiato diversi giocatori e migliorato. Dobbiamo pensare solo alla prossima partita. Che è da vincere. Ho sempre detto che non è facile cambiare giocatori a gennaio. Kalinic sta lavorando bene e migliorando ogni settimana. Potrà giocare di più in questa parte finale di stagione. È importante che rimanga con la squadra".
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