Tempi supplementari di Sassuolo-Roma. A Trigoria, però: Fonseca ha parlato con la squadra, Petrachi si è dedicato a Dzeko, scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
rassegna stampa
Fonseca, terapia di gruppo. Petrachi affronta Dzeko
Il tecnico si è confrontato con la squadra ed ha bocciato la prestazione a vuoto contro il Sassuolo
L’allenatore, come accadde dopo il pari a Marassi contro la Samp, ha bocciato la prestazione a vuoto. Profonda la sua delusione per l’atteggiamento superficiale che ha reso fragile e disorganizzato il 4-2-3-1 a Reggio Emilia. Comportamento inconcepibile dopo l’esibizione di spessore nel derby, come ha sostenuto pure il ds in qualche colloquio a quattr’occhi con alcuni giocatori. Ma la possibile rotazione, venerdì sera contro il Bologna, non dipenderà solo dalle gaffe individuali. Se Kolarov, panchinaro nelle ultime 2 gare, sarà di nuovo titolare anche perché Spinazzola non sta bene (ieri allenamento differenziato), va assemblato il centrocampo dopo la squalifica di Pellegrini: se entra Pastore che non comunque sente ancora dolore, Cristante e Veretout confermati in mediana. Dove, però, può salire Mancini, con Fazio accanto a Smalling. Davanti c’è la candidatura di Perotti: rischia Kluivert. Senatori di nuovo al potere, dunque.
Il centravanti, dopo il ko di Sassuolo, è stato diretto: "I giovani non devono vivere per 2-3 partite, bisogna fare sempre di più". Il suo intervento ha indispettito Petrachi che si è sentito chiamato in causa. Così ha contestato a Dzeko il contenuto dello sfogo. Nessuna multa, però: non esistono gli estremi. A proposito del ds, la sua sfuriata nell’intervallo del match di Reggio Emilia non è piaciuta alla squadra (e ovviamente all’allenatore) e ancor di più agli altri dirigenti, da sempre contrari alle incursioni nello spogliatoio a metà partita.
La società giallorossa ha intanto ufficializzato la nuova lista per l’Europa League, aggiornata dopo le operazioni fatte a gennaio, in entrata e in uscita, e inviata lunedì all’Uefa. Fonseca non ha cambiato idea, confermando le indicazioni girate a Petrachi già venerdì alla chiusura della sessione invernale del mercato. L’allenatore ha sfruttato la possibilità di inserire 3 giocatori nell’elenco compilato a settembre: con Cetin, escluso nella fase a gironi solo perché numericamente non ha trovato spazio dopo lo sbarco di Smalling, entrano Villar e Perez, arrivati aTrigoria la scorsa settimana. E prendono rispettivamente il posto di Jesus, ormai scaricato dal tecnico e dalla società, Zappacosta, ancora convalescente, e Zaniolo, out fino alla conclusione della stagione. Restano fuori anche Peres, tornato dal Brasile ad inzio 2020, e soprattutto Ibanez, appena acquistato dall’Atalanta e subito escluso dal gruppo che dovrà preparare i sedicesimi di coppa contro il Gent. Guardando la lista precedente, non sono più presenti 4 giocatori: Zappacosta, unica presenza il 25 agosto in campionato (12 minuti all’Olimpico contro il Genoa), Jesus, Zaniolo e Florenzi, ceduto in prestito al Valencia. La rinuncia a Ibanez e Jesus è mirata: Cetin, capace di giocare da terzino a destra, diventa più utile dei 2 centrali per coprire l’assenza in contemporanea di Zappacosta e dell’ex capitano.
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