Il giro di boa è ancora lontano 7 gare. Un primo bilancio, però, è prossimo, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. A Natale Fonseca traccerà una linea e capirà come e dove rinforzare la squadra per tenersi stretta la zona Champions. Il gruppo per ora risponde ma la corsa è appena giunta ad un terzo del percorso. Non bisogna quindi abbassare la guardia e, se possibile, rinforzare la rosa. Investire oggi per incassare domani anche perché l'Europa che conta è un traguardo fondamentale sia per il club (che ha chiuso in rosso lo scorso giugno a -204 milioni) che per il portoghese.
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Fonseca prepara il salto
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Per Fonseca è anche tempo di scelte. Perché l'equilibrio che regala l'impiego di un centrocampista in più (Villar) non può passare inosservato. In due gare, 8 gol segnati e 2 subiti ma la sensazione che la squadra si trovi maggiormente a suo agio. È chiaro che la decisione pesa. Perché, eventualmente, dover lasciar fuori Pedro per la seconda gara consecutiva non sarebbe semplice. Non è la prima volta, però, che la squadra dimostra di trovarsi meglio con Pellegrini trequartista. Anche lo scorso anno, a Firenze (1-4), andò in scena di questi tempi (20 dicembre) la miglior Roma della stagione.
Considerando il momento di Mkhitaryan (7 gol e 5 assist, con 39 tiri verso la porta avversaria) è Pedro a rischiare. Anche perché l'Atalanta gioca uomo contro uomo in ogni parte del campo e fa della forza fisica uno dei suoi punti di forza.
Domani l'Atalanta, mercoledì il Cagliari dell'ex Di Francesco: l'assembramento in vetta potrebbe di colpo sciogliersi.
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