Friedkin ancora non c’è. E Pallotta ha altro a cui pensare. Nessun vuoto di potere, però. A governare nella Capitale, il ceo/ad Fienga che deve comunque rispondere al californiano e al bostoniano, scrive Ugo Tran su Il Messaggero.
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Fonseca, mercato d’attesa
Petrachi ascolta le indicazioni del tecnico e aspetta l’occasione: sono tre le richieste e gli arrivi dovranno compensare le uscite
E che è anche l’interlocutore del ds Petrachi, pronto alla full immersion di gennaio: da stamattina riapre il mercato. Tocca a loro, confrontandosi su ogni operazione in entrata ed uscita, accontentare Fonseca durante questa sessione invernale. La Roma, al momento, non pensa a nessun intervento di primo piano. Nè al colpo ad effetto per caratterizzare il passaggio di proprietà. Ogni mossa sarà mirata alle esigenze della squadra.
Se dipendesse da Fonseca, i rinforzi sarebbero di sicuro tre, uno per ogni reparto. Ad oggi gli è stato garantito che arriverà il vice Dzeko. Ma solo se andrà via Kalinic che per la verità non vorrebbe lasciare Trigoria. L’allenatore ha indicato su chi puntare: Mertens. Ma il suo cartellino, avendo il contratto in scadenza a giugno, a gennaio ha un prezzo: 10 milioni (+ lo stipendio). E costerebbe più o meno la stessa cifra pure a fine stagione: triennale da 4 milioni netti, bonus d’entrata di 5 e premio alla firma per il procuratore di 3. Totale: 20 milioni netti.
Scartato Pinamonti, offerto da Raiola al club giallorosso, e congelato Kean, dopo il tentennamento del calciatore che nell’estate scorsa preferì la Premier, resta sempre d’attualità Mariano Diaz. L’operazione, però, non fa al caso del budget di Petrachi: il Real Madrid è disponibile a cedere il giocatore solo in prestito oneroso, chiedendo 7 milioni. Diventerebbero poi 40 in caso di riscatto a fine campionato. In più l’ingaggio è da 4,5 milioni.
Così non è da escludere che la Roma riparta dal via, cioè da Petagna. Che, pur non essendo l’ideale per il tecnico, è il più semplice da prendere: la Spal è disponibile a trovare la soluzione migliore per il trasferimento. Il Milan sta offrendo Pijatek in Italia: il centravanti, contrario sia a tornare al Genoa sia a spostarsi alla Fiorentina, preferirebbe restare in rossonero. Non snobba, però, i giallorossi. Fonseca, invece, è perplesso.
Se per avere il vice Dzeko serve l’addio di Kalinic, lo stesso vale per l’acquisto di Politano. Petrachi punterà sull’esterno dell’Inter solo se piazzerà Under in Inghilterra, al Tottenham o all’Everton, oppure in Germania, al Bayern Monaco.
Politano può arrivare in prestito,ma poi va riscattato a giugno, spendendo 20 milioni. In uscita anche Jesus, trattato dal Cagliari e dalla Fiorentina, Perotti, chiamato dal Genoa, e Pastore, cercato dal Lione.
Faraoni, terzino destro del Verona, ha rivelato di essere stato contattato: piace a Fonseca. Ma se Florenzi, come sembra, resterà a Trigoria, resta in gialloblu. In difesa l’unica necessità è trovare l’accordo con lo United per avere a titolo definitivo Smalling
Anche se non c’è alcun appuntamento, da febbraio Fienga e Petrachi si dedicheranno a qualche prolungamento. Cominceranno da Pellegrini. Che non ha mai chiesto niente. Ma la Roma vuole allungare l’accordo e migliorare lo stipendio del centrocampista, togliendo la clausola da 30 milioni. Ritocchi in vista pure per Cristante e magari per Zaniolo che ha rinnovato ad agosto fino al 2024.
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