rassegna stampa

Fonseca ha la rosa appassita

LaPresse

La Roma si è ridimensionata, ha perso giocatori e qualità. Le parole di Dzeko fanno rumore, Paulo ora è in difficoltà

Redazione

Petrachi, già nel bel mezzo del crollo vergognoso di Reggio Emilia, ha alzato la voce nello spogliatoio della Roma: parole pesanti rivolte durante l'intervallo ai giocatori, in perfetto stile oxfordiano del ds, per richiamarli a quelle che devo essere le loro responsabilità, scrive Ugo Trani su Il Messaggero

Messaggio che avrà il suo effetto (ovvio) fuori dallo stanzone del Mapei Stadium. Non in classifica, però. In piazza, invece, porta almeno consenso. Mediaticamente, dunque, mirato. Addirittura stupito, al telefono, il presidente uscente Pallotta: resa inspiegabile. Solo per lui, però.

Se il rimprovero c'è stato, è mancato, invece, il mercato, almeno nella sessione invernale. Da sfruttare per andare incontro alla doppia richiesta di Fonseca e, se fosse stato possibile, anche per correggere qualche errore estivo che pesa sul rendimento della Roma nella corsa Champions.

Anche Petrachi, con lo sbarco del nuovo proprietario Friedkin, è sotto la lente di ingradimento. Che al momento amplifica l'assenza di rinforzi che rischia di penalizzare Fonseca e la squadra nella seconda parte della stagione. Il ds è come se non fosse intervenuto sulla macchina che si è fermata a fine 2019: 4 punti in 5 partite di campionato, 4 ko in 7 partite, contando le 2 di Coppa Italia (eliminazione ai quarti). Spia rossa accesa, 24 ore su 24.

Alla guida l'allenatore che, come hanno fatto pure i suoi recenti precedessori, ha chiarito in pubblico come fosse complicato trovare i giocatori per potenziare la rosa. Gli stessi concetti usati da Garcia, Spalletti e Di Francesco, consapevoli che il club giallorosso certi investimenti non se li può permettere. Meglio magari confermare i presenti.

È successo pure la scorsa settimana, quando il portoghese si è tenuto stretti Cetin e Kalinic. Spaventato, o quasi, dai possibili sostituti dei panchinari. I ricambi che avrebbe voluto, invece, non sono mai apparsi all'orizzonte su via di Trigoria: il titolare che, sulla fascia destra, avrebbe dovuto prendere il posto di Zaniolo e quello che numericamente, con Diawara che solo oggi (consulto dal professor Cerulli) saprà se vale la pena insistere con la terapia conservativa (se, invece, si dovrà operare, stagione in pratica finita), avrebbe consentito a Veretout e Cristante di prendere fiato (e anche un raffreddore). "Ho bisogno di calciatori esperti e pronti per giocare" l'appello a salve del tecnico. Sono arrivati 3 giovani (classe 98). Operazioni contromano sulla via indicata da Paulo. Che magari ripartirà con la vecchia guardia: Fazio, Kolarov e Perotti.