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Il Messaggero

Fonseca: “Addio scontato”

LaPresse

Il tecnico prova a lanciare la sfida allo United per una rimonta storica, ma in conferenza c'è più amarezza e rassegnazione

Redazione

L'effetto-Mou non risparmia nemmeno la semifinale di ritorno di Europa League. Il match di questa sera, più che invogliare all'impresa appare una semplice tappa di avvicinamento all'inizio della prossima stagione: quella con Mourinho in panchina. Sarà perché il risultato dell'andata non induce a voli pindarici (2-6) o perché Fonseca è già un ex: la vigilia è mesta e apparentemente rassegnata, scrive Stefano Carina su "Il Messaggero". Non ingannino le parole del tecnico: "Bisogna essere onesti, ovviamente non sarà facile vincere per 4-0. Ma nel calcio ho visto e vissuto tante cose, non esiste niente che sia impossibile. Io ci credo". Il volto e la gestualità dicono altro. Va dato atto al portoghese una professionalità e un garbo non sempre comuni nel mondo del calcio: "Per me la professionalità è un valore sacro. Sono oggi qui esattamente come lo ero il primo giorno che sono arrivato. Dunque motivato e puntando a fare il meglio per la Roma. E sarà così fino all'ultimo giorno in cui sarò in giallorosso". Parole che trasudano inevitabile amarezza: "Sono sincero, penso che fosse arrivato il tempo di separarsi, di seguire delle strade diverse. È una scelta normale quella che è stata presa. Ho imparato molto da questa esperienza e sono cresciuto". Meno lo ha fatto la Roma che dopo aver fallito lo scorso anno la qualificazione alla Champions, ora è in bilico anche per la neonata. La scossa non arriva nemmeno quando gli viene chiesto del suo successore: "Tutti noi ne conosciamo il valore. È il miglior allenatore della storia portoghese. Gli auguro di poter fare un bel lavoro qui come lo ha svolto negli altri club".