rassegna stampa

Folle chi discute le doti di Dzeko

LaPresse

Segna meno, ha giocato partite molto belle e non ha un bilancio peggiore rispetto al resto della squadra

Redazione

Fa bene Claudio Ranieri a ricordare che la partita di oggi pomeriggio contro l’ Udinese non sarà una passeggiata con tre punti scontati. Di questi tempi, la squadra friulana è tosta in difesa e veloce a ripartire, due caratteristiche che la Roma attuale soffremoltissimo.

Fa bene anche a difendere e stimolare Dzeko, perché nella volata finale abbiamo bisogno dei suoi gol e finora, per incuria o incompetenza, è stato criticato fin troppo a sproposito. Stiamo parlando di un fior di attaccante che la Roma voleva cedere nel gennaio 2018 e che restò a dispetto dei dirigenti (con l’appoggio di Di Francesco, oltre che della moglie), regalandoci memorabili gol in Champions e in campionato.

Anche quest’anno, che segna meno, ha giocato partite molto belle e non ha un bilancio peggiore rispetto al resto della squadra. Paragoni con i due brillantissimi acquisti Schick e Nzonzi èmeglio non farne per carità di patria. Alcuni episodi della dirigenza giallorossa fanno pensare con troppa continuità al ritornello: ci sono o ci fanno? Ovvero, i dirigenti della A.S. Roma sono incompetenti e superficiali, oppure peggio? Perché tra Pallotta, Baldini, Baldissoni e Monchi neppure uno ha fatto accenno a responsabilità della Dirigenza giallorossa per un’annata disarmante. Pessima, non solo per i risultatima per il vuoto che si crea, sulla fine di un progetto senza alternative. Così, mentre Ranieri e la squadra si battono in un’affannosa rincorsa ad un posto in Europa, della Roma si parla soprattutto in chiave di altre cessioni. Parte quello e quell’altro e i giocatori più forti si interrogano sul loro futuro. Li fermerà il carisma di Baldini, l’autorevolezza di Pallotta? Non scherziamo con le cose serie.

P.Liguori/CURVA SUD