Centrocampo, attacco, difesa. I ruoli di Alessandro Florenzi sono infiniti. «Il nuovo ruolo mi piace tanto, ci sto lavorando da un paio di mesi. Me lo ha cucito addosso Garcia. Spero di dare il mio contributo anche in nazionale: Conte, comunque, può farmi giocare dove vuole, per me non è un problema». Il giocatore ha parlato dal raduno della nazionale di Antonio Conte, che ha convocato il tutto fare per la sfida contro il Malta. Per il ct però Alessandro deve ancora migliorare come terzino: «È vero e cresco giorno dopo giorno. Ma quando cominci da zero è più facile far progressi con l'aiuto dei compagni e dell'allenatore. L'anno scorso Balzaretti mi è stato di grande aiuto».
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Florenzi: “Questa Roma è al top”
Sul nuovo ruolo «È vero e cresco giorno dopo giorno. Ma quando cominci da zero è più facile far progressi con l'aiuto dei compagni e dell'allenatore. L'anno scorso Balzaretti mi è stato di grande aiuto».
Come riportano nell'edizione odierna de "Il Messaggero", Florenzi nasce centrocampista, salvo poi essere fatto scalare in difesa per la prima volta da Menichini, quando fece la sua esperienza al Crotone: «Non significa fare un passo indietro. Io attacco e che non ho l'uomo addosso e per me è più facile. Sono abituato a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno».
Quando invece Garcia scelse di utilizzarlo come ala, Prandelli lo escluse da Brasile 2014: «Quello è un cassetto che si è chiuso, anche se il mondiale rimane un mio sogno. La maglia azzurra ti da’ cose che non ti da’ la maglia del club, è la tua nazione e devi difendere quei colori». Sull'ex allenatore della Juventus: «È un grande lavoratore, attentissimo ai particolari e ci da’ forti motivazioni». Basta pensare ai comandamenti appesi alle pareti della sala ristorante: «Dobbiamo seguire quello che ci dice chi ne sa più di noi perché dobbiamo migliorare le nostre prestazioni in campo. Se ti nutri bene riesci ad avere più energie in campo e le prestazioni migliorano».
Sulla Roma invece, il terzino è molto soddisfatto dei nuovi inserimenti: «Noi quest'anno ci siamo messi a posto, tenendo i giocatori forti, da Nainggolan a Pjanic, e aggiungendo un top player come Dzeko». Totti, nelle prime 2 gare del torneo, è rimasto in panchina: «Francesco è un'icona e ci darà una mano durante l'anno. Comunque sta vivendo questo momento tranquillamente. Mi viene in mente, stando accanto a lui, uno dei grandi sogni che ho realizzato. Da piccolo ho visto giocare tante bandiere della Roma, da Totti a De Rossi: all'inizio li consideravo inavvicinabili...».
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