La Roma si suicida, la Lazio vola alle semifinali al culmine di una rimonta regale, dettata dalla forza, indirizzata dal cuore, firmata da Murgia.
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Final Eight Primavera: da 0-2 a 3-2: il derby va ai biancocelesti in 10
I giallorossi di Alberto De Rossi eliminati al termine di una gara rocambolesca
È anche la vittoria di Inzaghi che, in un mare in tempesta, quando tutto sembra perso, ha l’abilità e il coraggio di ridisegnare l’assetto tattico, sopperendo all’espulsione di Lombardi, avvenuta alla fine del primo tempo. Un successo dal valore specifico notevole, che avvicina Inzaghino alla panchina di Reja. Derby pazzesco, spettacolare, nervoso, incredibile nella sequela delle emozioni, in bilico fino all’ultimo.
La squadra giallorossa gioca una prima mezzora senza sbavature, in virtù di un centrocampo che assicura filtro e alimenta le ripartenze, e alla velocità degli esterni, ai guizzi di Adamo e Taviani. Due reti meritate, che danno la sensazione di una netta superiorità collettiva e che lascia pensare a una mattanza, perché la Lazio in difesa manifesta amnesie inamissibili.
LA RIMONTA - La pazzia di Lombardi (schiaffo a Calabresi), complica ulteriormente la situazione per i biancocelesti però la Roma, nella ripresa, rientra scarica mentalmente, forse convinta di avere già la partita in pugno. La gestione, cambi compresi, da parte di De Rossi, è molto discutibile e la squadra mostra la corda fisicamente contro avversari più tosti. Nel secondo tempo, infatti, la Roma non sfrutta mai le ripartenze e nessuno si accorge che gioca in undici contro dieci. Troppo molle, poco convinta e mai determinata, va spesso in balia di una Lazio che non molla. Gli uomini più importanti della squadra biancoceleste, che stentano a entrare nel match: Crecco, Minala, Tounkara, sono quelli che, insieme a Palombi, la trascinano nella rincorsa. La nuova idea tattica di Inzaghi: il 4-4-1, restituisce aggressività ai suoi anche perché i giallorossi, che perdono il controllo del centrocampo, concedono troppo spazio a Murgia e Minala, le fonti del gioco. La Roma non si scuote dal torpore nemmeno dopo il due pari e si arrende al gol di Murgia. Solo nel finale dà vita a una piccola reazione, che non porta frutti perché Strakosha è sempre attento. Terzo derby stagionale e terzo successo della Lazio: in semifinale affronterà Atalanta o Torino, senza gli squalificati Lombardi e Minala.
LAZIO: Strakosha 7, Pollace 5,5, Filippini 6, Ilari 5, Serpieri 5,5 (9’st Fiore 6, 24’ Pace 6), Elez 6(1’st Palombi 6,5), Lombardi 4, Minala 6,5, Tounkara 6, Murgia 6,5, Crecco 5,5. All. Inzaghi 6,5.
ROMA: Proietti 5,5, Balasa 6, Sammartino 6, Somma 5,5 (1’st Boldor 5,5), Mazzitelli 5,5, Ferri 5, Taviani 6,5 (16’st Cedric 5), Ricci 6, Calabresi 6 (37’st Vestenicky ng), Capradossi 5,5, Adamo 6,5. All. De Rossi 5.
Arbitro: Sacchi di Macerata 5,5.
Reti: 10’ Adamo, 29’ Taviani, 37’ Elez (rigore), 13’st Minala, 36’ Murgia.
Note: spettatori mille, espulso Lombardi (44’), Minala (fine gara); ammoniti Serpieri, Sammartino, Calabresi. Angoli 7-3 per la Lazio.
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