Da telenovela a tormentone il passo è breve, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Milik, Dzeko, la Roma (Fienga), il Napoli (De Laurentiis), la Juve (Pirlo) e agenti vari: più che sei personaggi in cerca d’autore, in cerca di un’intesa.
rassegna stampa
Fienga-De Laurentiis, sull’affare Milik adesso cala il gelo
Il calciatore adesso punta i piedi e la proposta della Roma di un prestito biennale ha indispettito Aurelio
"La trattativa con la Roma non è ancora andata a buon fine" ha detto il ds del Napoli Giuntoli. Questo perché dopo i contatti frenetici e quotidiani delle ultime settimane, da Trigoria ieri nessuno si è fatto vivo.
Né con il Napoli, tanto meno con gli agenti del calciatore. Da sabato sono cambiate le carte in tavola: ora la Roma chiede di estendere a biennale il prestito anziché annuale (non un dettaglio), confermando gli altri termini dell’accordo: 3+15+7 il costo di Milik ai quali aggiungere due ragazzi del 2003 (Modugno e Meloni), valutati ciascuno 2,5 milioni.
L’altro problema riguarda i rapporti tra il calciatore e De Laurentiis. All’attaccante è stato chiesto di lasciare i due stipendi ‘congelati’ nel periodo del lockdown - 400mila euro netti (740 mila al lordo) - ai quali aggiungere l’annosa questione delle multe. Riassumendo: tra mensilità e ammende varie, il totale si aggira sugli 800mila euro lordi. L’ex Ajax si è impuntato. Il buon senso lascia pensare che alla fine una quadratura si troverà: 1) Milik (escluso dai convocati a Parma) rischia nell’anno dell’Europeo di rimanere fermo 2) Il Napoli tra 5 mesi lo perderà a parametro zero 3) Dzeko ha ribadito di volere la Juve 4) A Trigoria non hanno un piano B.
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