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False plusvalenze: sotto inchiesta c’è tutta la Serie A

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Inchieste aperte in tutte le Procure, da Bologna a Genova, passando per Cagliari, Empoli, Udine, Verona, Modena e Bergamo

Redazione

Si scoperchia il vaso di Pandora del calcio italiano. Non solo Juve, Roma e Lazio. Inchieste aperte in tutte le Procure, da Bologna a Genova, passando per Cagliari, Empoli, Udine, Verona, Modena e Bergamo. Sulla serie A rischia di abbattersi un terremoto vero, se spunteranno altre prove di un sistema fraudolento e doloso, scrivono Alberto Abbate e Valeria Di Corrado su Il Messaggero. Sono tante le società sospettate di aver realizzato illecite plusvalenze con la compravendita di giocatori a prezzi "gonfiati". La competenza dei pm è territoriale: si radica sulla base del comune in cui si trova la sede del club coinvolto. Nel caso della Lazio, filatti, indaga la Procura di Tivoli proprio perché la società biancoceleste ha il suo "quartier generale" a Formello. L'utilizzo di plusvalenze fittizie è una prassi consolidata ormai da oltre un ventennio. La prima volta se ne parlò nel 2001 con Milan e Inter, anche se poi i magistrati non riuscirono a dimostrare penalmente l'illecito, come anche nel 2008, quando fu coinvolto anche il Genoa. Poi, nel 2018, Chievo e Cesena vennero sanzionati dalla giustizia sportiva con penalizzazioni che segnarono il loro destino. Ma sicuramente la vera "bolla" è scoppiata ora con la Juve e, con un effetto domino, sta coinvolgendo tutte le squadre con le quali la dirigenza bianconera ha scambiato giocatori.