rassegna stampa

Fair Play, salvo chi punta sui giovani

(Il Messaggero – R.Renga) – Non è facile ritornare sulla terra, dopo aver visto Barcellona e Real Madrid darsele di santa ragione,

Redazione

(Il Messaggero - R.Renga) - Non è facile ritornare sulla terra, dopo aver visto Barcellona e Real Madrid darsele di santa ragione,

in senso buono e meno buono: attori da Oscar, regia hollywoodiana con un occhio agli effetti speciali, musica (sugli spalti), ragazze (a casa), dialoghi innovativi, attori belli, brutti, cattivi, feriti, botte a gogò, Marca e Mundo Deportivo con il coltello al posto della penna, gol memorabili, suspense che sarebbe piaciuta a Hitchcock. Che meraviglia, nonostante Pepe, che dovrebbe passare a uno sport più violento: per il calcio, sinceramente, è sprecato. Ma com’è che Barça e Real sono così forti? Perché incassano e dunque spendono. Mostrano debiti, ma un po’ ci marciano. Hanno una storia e un nome.

Chiunque vorrebbe una maglietta bianca o del Barça. Vengono seguite in tutto il mondo, come da noi viene raccontata la formazione di casa. Sono le due vere squadre mondiali e la rivalità cresce, l’attesa pure e Barça e Real rischiano di cancellare o nascondere il resto. Da noi c’è la Coppa Italia, in Spagna il Classico: la differenza ci fa del male. I nuovi ricchi russi e gli sceicchi vogliono seguire la stessa strada, comprando come capita e buttando soldi, cui, non avendoli guadagnati con il sudore della fronte, non danno valore. Ma non possono comprare la cultura, la tradizione, le conoscenze calcistiche. E poi c’è di mezzo Michel Platini. Che c’entra? C’entra sì. Platini è il presidente dell’Uefa e (giustamente) s’è inventato il fair play economico, che in sintesi, vuol dire: spendete i soldi che avete, non quelli che escono dai pozzi di petrolio o dai tubi del gas. Bello, no? Così, autofinanziandosi, si vede chi è effettivamente il più bravo, come nello sport sarebbe giusto.

Solo che Platini ha sponsorizzato l’arrivo dello sceicco bianco a Parigi, che è casa sua e adesso non sa come muoversi. Può fermare l’uomo che ha invitato a cena e che s’è già aggiudicato i mondiali del futuro? Mica facile. Come parla, parla male di chi spende e spande, solo che evita accuratamente di fissare il mirino sull’uomo dei sogni parigini. S’è infilato in una storia dalla quale sarà difficile ne possa uscire senza macchiarsi di petrolio, che, come si sa, puzza, ma di danaro. Prima o poi Michel sarà costretto a fermare il fiume nero e dunque si bloccheranno anche il City e il Psg. [...]