Fabio, gol con bacio in tribuna

(Il Messaggero) Il figlio Jordan e la moglie Elaine saranno stati orgogliosi di lui.

Un po’ meno Luis Enrique che quando gli è stato chiesto un commento sull’esultanza di Simplicio dopo il pareggio ha risposto in modo a dir poco sibillino: «Sembrava quasi che non vedesse la famiglia da un mese…». Poco importa: il brasiliano aveva vissuto le ultime esclusioni con professionalità ma la delusione era stata forte. Aprire i cancelletti della tribuna autorità, salire una ventina di gradini per andare a baciare moglie e figli (oltre a Jordan, c’era anche la figlia Luana) è stato il modo per sfogare la rabbia accomulata nelle ultime settimane.

La rete che ha salvato la Roma da una contestazione ancora più pesante, probabilmente non garantirà a Simplicio il posto da titolare nemmeno martedì contro il Chievo. Del resto anche ieri sera Luis Enrique è stato chiaro sul suo conto: «Perché non gioca titolare? Perché ci sono anche gli altri e quando effettuo delle scelte le faccio sempre per il bene della squadra».

Chi la sua chance dal primo minuto se l’è giocata bene, è Bojan: «Meritavamo certamente molto di più. Menomale che almeno è arrivato il pareggio di Simplicio che ci permette di guardare al futuro con un po’ più di serenità. La mia stagione? Nonostante tutto è stata positiva. Non è stato facile lasciare Barcellona, era un cambiamento importante».

A chi certo non si può imputare il mancato impegno è Taddei: «Ogni volta che subiamo gol, pensiamo in negativo ma alla fine tutti quelli che hanno giocato hanno cercato di dare il massimo. Quando giochi così, puoi uscire dal campo con la testa alta». C’è rammarico nelle parole del tecnico del Napoli, Mazzarri: «Ho sentito dire che il pari è giusto, ma non sono d’accordo. Nnel primo tempo, dove la Roma ha giocato meglio, abbiamo avuto le nostre occasioni. Nella ripresa abbiamo fallito più volte la palla del 3-1, dovevamo chiuderla. Un episodio ci ha punito quando la partita sembrava finita». S.C.