Europa League, aria di casa

Sulla Promenade des Anglais si respira aria di casa. E non solo perché il confine con l'Italia dista appena una trentina di chilometri. A Nizza, infatti, riparte l'avventura europea giallorossa che da sette anni vede la Roma guardare alla Champions come da bambini - con il naso attaccato alla vetrina di un negozio di giocattoli in tempi natalizi - facevamo con il Goldrake o il Jeeg robot di turno. per sei volte l'Europa League è stato il rifugio delle speranze giallorosse, interrotte - scrive Stefano Carina su Il Messaggero - soltanto dalla felice scappatella in Conference, vinta al primo tentativo e proprio nella prima edizione del nuovo torneo. Prima e dopo, però, il torneo che per la Roma prende il via questa sera alle 21, resta un obiettivo. sfiorato e scippato dai mancati fischi dell'arbitro Taylor a Budapest con Mourinho, sognato nella rimonta di Leverkusen con De Rossi, svanito nell'erroraccio di Hummels un anno fa a Bilbao con Ranieri. ora tocca a Gasperini provarci che l'ha vinta con l'Atalanta a Dublino, nel 2024. Cinque semifinali nelle ultime 8 stagioni (tra cui una in Champions con il vituperato Di Francesco) regalano la dimensione europea della Roma che non a caso anche in questa edizione è testa di serie. una delle favorite per i bookmakers, dietro solo l'Aston Villa di Emery. Potenzialmente, tra singole vittorie, passaggi del turno, incassi del botteghino e il parametro value, alzare la coppa può portare nelle casse giallorosse 40 milioni: manna dal cielo in previsione di un bilancio a giugno che, come ricordato dal senior advisor Ranieri a più riprese.