Il rischio concreto, lo sappiamo bene, è quello di beccarci una raffica di vaffa, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero. Che, qualora arrivassero, sarebbero ampiamente giustificati. Meritati, forse. Perché, e lo anticipiamo al volo, stiamo per dire, anzi per scrivere una cosa grave. E cioè che El Shaarawy nel realizzare quel po’ po’ di gol, un cucchiaione in diagonale ci ha ricordato Francesco Totti.
rassegna stampa
Elsha, gol alla Totti sotto gli occhi di Totti
Il Faraone segna il primo dei due suoi gol con un cucchiaione in diagonale a scavalcare portiere e difensore
Questione di tocco, di classe, di intuito, di fantasia e anche di coraggio, cioè le qualità che hanno accompagnato per anni, giorno dopo giorno, la carriera del Capitano.
Stiamo straparlando, anzi strascrivendo? Ok. Pernacchie, prego. Ma la giocata del Faraone ci ha fatto tornare davvero indietro con la memoria a quando certe finezze, e non soltanto sotto la Sud dell’Olimpico, le firmava un numero 10 senza cresta in testa ma con una capoccia così.
El Shaarawy ha un talento enorme e pause ancor più grosse. Da un punto di vista tecnico è un attaccante che ha pochi rivali in campo nazionale, ma troppo spesso lo lascia negli spogliatoi. Colpevolmente. Ha i numeri del campione, eppure talvolta (troppe volte...) fa la figura dell’emerito pippone. EDF lo sta trattando, fin dalla passata stagione, come un figlio, gli ha dato e seguita a dargli fiducia mettendolo nelle condizioni di fare tranquillamente il proprio lavoro.
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