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El Shaarawy vuole restare: pronto a tagliarsi l’ingaggio

El Shaarawy vuole restare: pronto a tagliarsi l’ingaggio - immagine 1
L'accordo del Faraone scadrà il 30 giugno e al momento non è stata ancora presa una decisione sul suo futuro

Redazione

Per Dan Friedkin non è concepibile ridiscutere un rinnovo di contratto prima della sua naturale scadenza. Convinzione lecita, ma che trova resistenze nel mondo del calcio, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. Il caso Stephan El Shaarawy è però diverso perché l'accordo del Faraone scadrà il 30 giugno e al momento non è stata ancora presa una decisione sul suo futuro. È riuscito a ritagliarsi il ruolo di quinto a centrocampo in un momento di difficoltà degli esterni, si è fatto trovare sempre pronto anche quando ha dovuto giocare trequartista e a volte anche con alti rendimenti. Ha addirittura segnato più di Pellegrini in Serie A (tre gol) con la metà dei minuti di giocati. Insomma, un calciatore che può essere utile alla causa, non per forza titolare, ma sempre pronto quando ce n'é la necessità. Ecco perché tra tutte le valutazioni che sta portando avanti Tiago Pinto c'è anche quella di esercitare l'opzione unilaterale di rinnovo che scadrà il 30 giugno. Una clausola che permette ai giallorossi di assicurarselo per un'altra stagione allo stipendio attuale di 3,5 milioni. Il nodo della questione, però, è proprio sulla cifra dell'ingaggio, troppo alta per il club che vorrebbe abbassarla a fronte di almeno un paio d'anni di contratto. El Shaarawy è disposto a discuterne, perché nella Capitale ha trovato il giusto equilibrio.