rassegna stampa

El Shaarawy, il dovere di un riscatto

L'attaccante italo-egiziano sarebbe felice di rimanere nella Capitale ma non vuole poi entrare in ulteriori giochi di mercato, dettati dalle plusvalenze. Intanto Stephan viaggia a medie da capogiro: 7 reti in 14 gare, una ogni 149 minuti disputati

Redazione

Nonostante le parole di SabatiniSul suo futuro in giallorosso non sono preoccupato, 13 milioni per il riscatto mi sembra un cifra giusta»), El Shaarawy si mostra cauto: «Sono parole che fanno piacere ma non c'è niente di ufficiale - ha spiegato ieri a Sky - A fine campionato si vedrà cosa deciderà di fare la società». L'attaccante è felice di rimanere ma non vuole poi entrare in ulteriori giochi di mercato, dettati dalle plusvalenze. Ergo, se viene riscattato per restare, ok. Altrimenti l’argomento va affrontato. E discusso. Tempo non manca: il Milan infatti andrà accontentato prima del 30 giugno (tra il 20 e il 22).

A metterlo in guardia sono stati alcuni sondaggi arrivati al suo agente da parte di qualche club della Premier. Il timore è chiaro, scrive Stefano Carina su "Il Messaggero": non è che per salvare Nainggolan e Pjanic, alla fine il sacrificato sono io? Dubbio lecito. Stephan intanto viaggia a medie da capogiro. Sette reti in 14 gare, una ogni 149 minuti disputati. Nemmeno nella stagione d’oro al Milan (2012-13) aveva numeri del genere. A Roma è rinato: con Spalletti è scoppiato un feeling tecnico a prima vista. Nello spogliatoio, l’essere entrato in punta di piedi è stato apprezzato dai compagni.