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rassegna stampa

E Pallotta rivive l’ansia della crisi Marino: «Non è finita, possiamo ancora intervenire»

A Trigoria continuano a professare ottimismo. Un mese di tempo per accontentare il Comune

Redazione

«Non è un parere negativo, non sono preoccupato», fa sapere James Pallotta da Oltreoceano, dove ha appreso della stroncatura degli uffici del Campidoglio sul progetto di Tor di Valle. Qualora lo stadio saltasse però l’uomo di Boston potrebbe anche fare le valigie e mollare tutto. Il patron romanista sulla stadio si gioca gran parte della reputazione e anche della possibilità di fare business. Così ieri pomeriggio, quando la Regione ha fatto uscire la nota nella quale annunciava la bocciatura da parte degli uffici del Comune Pallotta si è attaccato al telefono, ha chiamato Mauro Baldissoni e a sua volta Baldissoni ha chiamato il Campidoglio. «Fate una precisazione, vero?», la richiesta del manager. Che, una volta avute rassicurazioni, ha avvisato il suo presidente: «Tutto a posto, arriva la nota del Comune». Alla Roma però, non è piaciuto affatto il modo in cui il Campidoglio ha gestito la comunicazione su questa vicenda.

Oggi, come durante il mandato di Marino, si legge su Il Messaggero, quel progetto appare appeso ad un filo. Perché se è vero che, nell’ultima riga dell’ultima pagina del «parere unico» redatto dagli uffici di Palazzo Senatorio si lascia aperta una porticina («condizioni per addivenire ad un parere favorevole») è anche vero che quella via è quanto mai stretta. Significherebbe, in meno di 30 giorni (il termine ultimo è il 2 marzo, ma febbraio ne porta 28…), trovare una quadra sia procedurale che politica. Eppure, nonostante tutto, alla Roma continuano a professare ottimismo. Nessuno parla ufficialmente, ma la presa di posizione era già pronta, e sarebbe uscita se non ci fosse stata la nota del Campidoglio. Visto quel comunicato («c’è la volontà di andare avanti per analizzare il dossier») anche a Trigoria si sono un po’ rilassati. «Avete visto? Quel parere è propedeutico proprio alla proroga di un mese concessa dalla Regione», facevano sapere dal club giallorosso. In un mese tutto si può fare. Sempre che, tra un mese, trovino ancora la Raggi in Campidoglio.

(E.Menicucci)