rassegna stampa

È doveroso evitare i festeggiamenti altrui in casa propria

Domenica all'Olimpico arriva la Juventus alla quale bastano solo un punto contro i giallorossi per confermarsi sul tetto d’Italia

Redazione

Cara Roma, ci permettiamo di scriverti dandoti del tu. E, per scontati motivi, siamo qui a chiederti una cortesia, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero.

Come sai bene, domenica prossima allo stadio Olimpico arriverà la Juventus, la capolista del campionato, la squadra alla quale, ormai, bastano solo tre punti nelle prossime tre gare per confermarsi sul tetto d’Italia, e per la sesta volta di fila. Anzi, ai bianconeri basterà conquistare un punto proprio contro la Roma per mantenere lo scudetto sul petto.

Cara Roma, in questa città che somiglia sempre meno a quella che era, si è passato sopra, con dolore sportivo, all’eliminazione dalla Champions League per opera del modesto Porto; non si è calcata la mano neppure dopo la cacciata dall’Europa League, complice un Lione che in Francia è lontano anni luce dalla vetta della Ligue 1. E, recentemente, pure l’eliminazione dalla Coppa Italia, dopo due derby più non giocati che giocati male, è stata (forse...) digerita, ma non dimenticata. Tutto questo per dire che, ne converrai, per la stagione che sta per terminare ne hai già fatte vedere abbastanza. Anzi, troppe.

E’ arrivato, insomma, il momento di dire stop, di evitare altre figuracce. In primis, far festeggiare la Juventus nel tuo stadio, davanti ai tuoi tifosi. Sarà sufficiente centrare il successo che, lo sanno anche gli sprovveduti, potrebbe aiutarti (soprattutto) a tagliare l’ultimo traguardo che ti è rimasto, cioè la piazza d’onore, l’altro scudetto per dirla alla Spalletti. Perché nel calcio contano un sacco di cose, a cominciare dai risultati, ma conta anche non mancare di rispetto a qualcuno o a qualcosa. E la parola rispetto, dalle parti della Laurentina, recentemente è stata un po’ (tanto) dimenticata.